“La storia è maestra e ci insegna che con la violenza non si è mai costruito nulla, ma distrutto tutto.” Con queste parole il prefetto di Catania Pietro Signoriello ha aperto il suo intervento in piazza Università, in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
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Celebrazioni delle Forze Armate 4 novembre. Le parole del prefetto Signoriello
Davanti alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle istituzioni e a tante scuole catanesi, Signoriello – al suo primo 4 novembre da prefetto di Catania – ha parlato dell’importanza della memoria e della pace in un contesto internazionale segnato da nuove tensioni. “Il ricordo degli orrori della guerra deve essere tramandato di generazione in generazione – ha detto –. Dobbiamo persuaderci ogni giorno che esiste sempre una via diversa dalla guerra, fondata sul rispetto reciproco tra i popoli”.
Il prefetto ha citato anche la Costituzione italiana, ricordando che “l’articolo 11 stabilisce che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Poi l’invito a coltivare la memoria come strumento per restare consapevolezza: “L’odio genera altro odio, il sangue porta altro sangue. Il futuro deve essere di dialogo e di pace, perché i fantasmi del passato non tornino”.
La cerimonia ha segnato il 104esimo anniversario della Prima guerra mondiale
La cerimonia, che ha segnato il 104° anniversario della fine della Prima guerra mondiale, ha avuto un forte coinvolgimento delle scuole etnee. In piazza hanno preso parte l’I.C. “C. Battisti”, il Convitto “M. Cutelli”, l’I.S. “De Felice – Olivetti”, l’I.S. “Duca degli Abruzzi” e l’I.S. “Vaccarini”. Uno studente del “Vaccarini” e una studentessa del “De Felice – Olivetti” hanno letto i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Guido Crosetto, dedicati al valore dell’Unità nazionale.
Prima dell’intervento del prefetto, ha preso la parola il sindaco di Catania, Enrico Trantino, che ha richiamato il significato del Tricolore come simbolo di identità e coesione. “Il Tricolore è, in ogni comunità, come un mantello invisibile che ci protegge e ci conforta – ha detto –. Nei momenti più difficili, quando la tragedia colpisce, vederlo esposto ha sempre dato la forza di rialzarsi e ricominciare. Il Tricolore e le Forze Armate rappresentano un legame profondo, un’unica identità. Solo sentendoci parte di questo stesso contesto possiamo distinguerci da chi alimenta divisioni e conflitti”.

