Cemento nella Timpa di Leucatia, la vicenda arriva in Parlamento - QdS

Cemento nella Timpa di Leucatia, la vicenda arriva in Parlamento

Cemento nella Timpa di Leucatia, la vicenda arriva in Parlamento

giovedì 20 Maggio 2021

La deputata Simona Suriano (Misto) ha presentato un’interrogazione nella VIII Commissione della Camera per chiedere gli interventi del ministro dei Beni culturali e di quello dell’Ambiente

CATANIA – Si chiede chiarezza sulla Timpa di Leucatia. E sulle opere edilizie in fase di realizzazione, benché attualmente sospese dall’amministrazione comunale. A intervenire per chiedere l’intervento del ministero dei Beni Culturali e ambientali a protezione dell’area verde, tra i pochi polmoni in città ma soprattutto luogo ricco di testimonianze storiche e archeologiche, è Simona Suriano. La deputata del gruppo Misto ha infatti presentato una interrogazione nella Ottava Commissione della Camera (Ambiente, territorio e lavori pubblici) per chiedere un intervento del ministro dei Beni Culturali in merito alla costruzione sorta all’interno della Timpa.

Il cantiere e le autorizzazioni, di cui ha scritto anche il Quotidiano di Sicilia, tornano dunque al centro del dibattito politico scatenato dalle domande del consigliere comunale pentastellato, Graziano Bonaccorsi, che ha trascinato i colleghi consiglieri e animato da associazioni e società civile.

“La Timpa di Leucatia è un’area di grandissimo interesse paesaggistico, naturalistico e archeologico e vedere colate di cemento all’interno di un sito che, invece, andrebbe protetto e preservato è qualcosa di inaccettabile e che va assolutamente approfondito” – afferma Suriano che ricostruisce, brevemente, la vicenda. Bene hanno fatto cittadini e associazioni a chiedere chiarimenti e altrettanto bene ha fatto il consigliere Bonaccorsi a sollevare il caso, chiedendo tutti i documenti autorizzativi – prosegue. Proprio l’iter di autorizzazioni appare oscuro, in quanto i documenti non sarebbero nella disponibilità del Comune a seguito di un sequestro per un precedente procedimento penale”.

La deputata chiede dunque l’interessamento del Governo. “In attesa che si faccia chiarezza – prosegue Suriano – ho chiesto al ministro dei Beni Culturali di far luce attraverso la Regione siciliana sull’iter di approvazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e per l’apposizione del vincolo paesaggistico. Allo stesso modo, ho chiesto al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, visto il totale silenzio sulla vicenda da parte di chi amministra, se intenda attivarsi affinché la Timpa di Leucatia venga maggiormente tutelata all’interno della Strategia Nazionale del Verde Urbano”.

Soddisfatto il consigliere Bonaccorsi che evidenzia come non siano comunque ancora pervenuti i documenti richiesti con un formale accesso agli atti al Comune di Catania. “Con le denunce effettuate – sottolinea il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle – abbiamo raggiunto il primo obiettivo dello stop ai lavori. Attendiamo ancora i documenti autorizzativi per capire come sia stato possibile edificare in un’area con diversi vincoli. Si tratta di un fatto gravissimo e sorprende il silenzio assordante della politica locale: l’amministrazione, il sindaco e l’assessore all’Urbanistica non hanno detto una parola su una vicenda molto grave”, tuona.

In campagna elettorale tutti parlano di difesa del territorio ma nei fatti nessuno dà seguito alle promesse, come abbiamo visto. Nel caso i lavori dovessero essere fermati in maniera permanente – conclude – ci auguriamo che non resti in piedi l’ennesimo scheletro di cemento all’interno di un’area di pregio storico e ambientale: di eco mostri la Sicilia ne ha già abbastanza”.

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