Catania, chiusi "Carpe Diem" e "Di Bonu e Bonu": ecco perché

Catania, chiusi per 7 giorni “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu”: ecco perché

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Catania, chiusi per 7 giorni “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu”: ecco perché

Redazione  |
venerdì 31 Marzo 2023

Dagli schiamazzi ai petardi contro la polizia: ecco i fatti che hanno portato alla sospensione temporanea dell'attività dei due noti locali del centro storico catanese.

Sospesi e chiusi per 7 giorni due attività commerciali del centro storico: si tratta di “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu“, situate in via Antonino di Sangiuliano a Catania, rispettivamente ai civici 154 e 187.

Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Catania in seguito a quanto accaduto intorno alle 2.05 dello scorso 27 marzo. Ecco la ricostruzione delle forze dell’ordine.

Chiusi “Carpe Diem” e “Di Bonu e Bonu”

Gli agenti della Squadra Volanti hanno trovato entrambi i locali ancora aperti, ben oltre l’orario di chiusura, e, pertanto, hanno proceduto prima al controllo dell’esercizio denominato “Di Bonu e Bonu”, dove c’erano circa 50 persone, intente a consumare bevande alcoliche, all’esterno del locale e una decina di persone all’interno.

Durante le operazioni di controllo, gli agenti hanno notato che i clienti dell’esercizio di fronte, denominato “Carpe Diem”, dove si trovavano circa 40 persone all’interno e circa 50 persone all’esterno, mostravano un atteggiamento ostile cominciando a lanciare diversi petardi verso le auto della Polizia Locale, sopraggiunta nel frattempo, per le contestazioni di competenza. Dall’interno del locale, inoltre, si sentiva provenire musica ad alto volume, in particolare canzoni di un noto cantante neomelodico locale.

La situazione di confusione generale creatasi ha reso difficili le operazioni di controllo e l’identificazione degli autori del lancio di petardi, malgrado fossero giunti sul posto altri equipaggi.

Si tratta del secondo provvedimento di sospensione dell’attività, emesso dal Questore di Catania, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., per entrambi i locali, che, soprattutto nei fine settimana, vengono segnalati per musica ad alto volume, assembramenti di persone, schiamazzi all’esterno, nelle ore notturne, e anche per qualche episodio di rissa, creando allarme sociale.

Il provvedimento di sospensione ex art.100 TULPS risponde alla esigenza obiettiva di tutelare l’ordine pubblico o la sicurezza dei cittadini attraverso la dissuasione dei soggetti pericolosi o pregiudicati dalla sua frequentazione, e ciò indipendentemente da ogni responsabilità dell’esercente, avendo natura eminentemente cautelare e non sanzionatoria, al fine di far cessare una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio potrebbe contribuire ad alimentare o anche solo favorire.

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