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Ciminiere, 17 milioni per la rinascita prima del 2027: la politica catanese ha risposto presente

Ciminiere, 17 milioni per la rinascita prima del 2027: la politica catanese ha risposto presente
Come sono Le Ciminiere dopo il terribile incendio. Foto di Chiara Borzì

È quanto emerso dall’incontro convocato dal sindaco metropolitano Enrico Trantino, al quale hanno partecipato il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, i senatori catanesi, una nutrita deputazione regionale, rappresentanti del consiglio metropolitano e i tecnici dell’ente.

Servono 17 milioni di euro per riportare Le Ciminiere a una condizione perfino migliore rispetto a quella precedente all’incendio dell’11 novembre. È una corsa contro il tempo che i politici catanesi, di ogni schieramento e livello istituzionale, hanno deciso di affrontare insieme per provare a intercettare le risorse necessarie alla rigenerazione del polo congressuale.

Un impegno particolare sarà richiesto alla deputazione regionale, considerando che la Legge di Bilancio non è ancora sta approvata all’Ars. Gli stessi parlamentari hanno già preso in carico le schede di finanziamento per valutare la possibilità di recuperare fondi da Bruxelles.

L’incontro a Catania con Trantino e Musumeci

È quanto emerso dall’incontro convocato dal sindaco metropolitano Enrico Trantino, al quale hanno partecipato il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, i senatori catanesi, una nutrita deputazione regionale, rappresentanti del consiglio metropolitano e i tecnici dell’ente.

Nel dettaglio, in base alla scheda di progetto realizzata dalla Città Metropolitana di Catania, servono: 10,2 milioni per i lavori, 1,5 milioni per i servizi e le forniture, 5 milioni e 800 mila euro di somme a disposizione. Se i fondi verranno reperiti la durata complessiva dei lavori sarà stimati in 18 mesi con questo cronoprogramma: entro tre mesi verrà realizzato il progetto di fattibilità tecnico-economica, entro 8 espletata la procedura di appalto, entro 34 mesi realizzato l’intervento ed entro 38 mesi il collaudo e l’allestimento finale. 

Trantino: “Coinvolta tutta la classe politica locale, soprattutto quella regionale”

Dopo l’incendio viene meno, in parte ma in modo determinante, il sostegno dei 40 milioni garantiti da Cassa Depositi e Prestiti per il progetto esecutivo, già previsto in consegna nel 2026. “L’incendio ha richiesto una rideterminazione dell’esigenza finanziaria, quantificata dagli uffici in circa 17 milioni. Dobbiamo comprendere dove attingere questa somma. Per questo abbiamo coinvolto tutta la deputazione catanese, in particolare quella regionale, visto che la finanziaria è alle porte. Certamente la Regione Siciliana ha più ‘agibilità’” ha dichiarato il sindaco della Città Metropolitana Enrico Trantino.

La Città Metropolitana, intanto, non esclude nessuna strada, puntando sia sulla collaborazione regionale sia sul confronto con Roma. “I parlamentari regionali hanno informato gli uffici affinché vengano individuate soluzioni all’interno del plafond regionale, ma parallelamente occorre valutare scenari alternativi sul piano nazionale” ha detto il sindaco metropolitano.

Musumeci: “Ricordo che il governo Meloni ha dato alla Regione Siciliana quasi 7 miliardi di euro da programmare per varie finalità”

Pronta la risposta del ministro Musumeci, che non ha escluso alcuna possibilità ma ha chiarito il quadro attuale: “Dobbiamo valutare, a Roma e Palermo, a quali ministeri e quali assessorati rivolgerci. Diciassette milioni non sono 17 mila euro. Abbiamo il dovere di capire, in un bilancio non ancora strutturato, dove poter attingere. Ricordo che il governo Meloni ha dato alla Regione Siciliana quasi 7 miliardi di euro da programmare per varie finalità: chissà che tra le pieghe di questa importante risorsa non possano emergere le somme necessarie per ridare dignità a Le Ciminiere, che sono diventate il simbolo della rinascita di questa città”.

Il ministro ha ricordato anche il suo intervento del marzo 1994, quando restituì alla città il plesso al termine dello scandalo giudiziario legato all’appalto affidato all’impresa Finocchiaro, vicenda che portò all’arresto dell’allora presidente della Provincia Giulio Sascia Tignino.

“Immaginare un intervento del Ministero delle Infrastrutture è possibile, ma 20 milioni non mi sembrano una somma facilmente reperibile. È improponibile anche la strada del Ministero della Cultura, perché non siamo di fronte a un bene di interesse culturale. Farò la mia parte – ha detto Musumeci – insieme al collega Pogliese e con tutte le realtà interessate, ma non voglio creare troppe illusioni, almeno per quanto riguarda i tempi necessari” ha proseguito il ministro che poi si è rivolto ad uno dei tecnici dell’ente, per chiedere una valutazione attenta sulla presenza del requisito antisismico sulla struttura.  

“Le Ciminiere sono una struttura particolare, conforme alla legge 64/74. Nessuna norma successiva avrebbe potuto modificarne retroattivamente i requisiti” è stato risposto. Dunque, quanto meno quella porzione, rientrerebbe tra le opere non assoggettabili alla normativa antisismica, dettaglio che potrebbe aprire la strada di un finanziamento da parte del Ministero della Protezione Civile.  

La riqualificazione del Corso dei Martiri della Liberta: l’annuncio di Trantino

Un’ultima notizia è arrivata dal sindaco Trantino: dalla riqualificazione di Corso dei Martiri della Libertà e dalla rinascita del centro congressuale de Le Ciminiere potrebbe nascere, a Catania, il centro convegnistico più grande del Mezzogiorno. “Incontrando gli imprenditori che sembrano voler investire e che paiono effettivamente intenzionati – ha detto il sindaco metropolitano di Catania – ho chiesto loro di immaginare un auditorium, una sala eventi fino a 5 mila persone, che a quel punto diventerebbe un anello di collegamento con Le Ciminiere. Finalmente avremo, per tutto il Meridione, un’area convegnistica in grado di ospitare appuntamenti molto importanti”.

Per mercoledì 19 novembre è stata annunciata alla Città Metropolitana una tavola rotonda che coinvolgerà l’ex Provincia e gli assessori regionali competenti.

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