Giornata di conferenza stampa in casa Catania. Al “Massimino”, infatti, dinanzi ai cronisti presenti hanno parlato il direttore generale rossazzurro Alessandro Zarbano ed il direttore sportivo Ivano Pastore. Dalla questione Torre del Grifo all’analisi del calciomercato e del bilancio della società di Ross Pelligra, passando poi per il cambiamento di mentalità e all’entusiasmo ritrovato dopo lo scoppiettante avvio di stagione.
Le parole di Alessandro Zarbano: “Non c’è più un one man show: lavoriamo di squadra”
“Abbiamo cambiato solo una cosa rispetto al passato, ci siamo dati un metodo nel fare le cose e dei ruoli – le parole di Zarbano – Ognuno sa ciò che deve fare. Tutte le operazioni fatte da Ivano hanno avuto un senso preciso per noi, una linea condivisa. Non ci sono stati stravolgimenti, è stata solo una questione di metodo. La proprietà ci ha dato questa possibilità, l’amministratore delegato Vincenzo Grella ha condiviso questo modo di lavorare, le ultime decisioni sono anche le sue. Noi abbiamo ristrutturato una casa, il primo obiettivo era quello di fare le uscite, perché è facile acquistare ma è più difficile vendere. Siamo stati bravi in questo, cosa che ci ha consentito di creare un gruppo secondo me importante. Il gruppo è il più grande acquisto di quest’anno, un gruppo compatto e coeso. È il gruppo che ti porta ad ottenere il risultato finale. Crediamo di aver dato al mister, pensiamo di aver rispettato i suoi desiderata. Vogliamo continuare così, siamo contenti di essere partiti bene. Non voglio smorzare gli entusiasmi, ma dire che siamo appena partiti e la strada è molto lunga: ancora non abbiamo fatto niente. Dobbiamo muoverci a piccoli passi. Ci saranno dei momenti difficili, prepariamo ad andare avanti tutti compatti. Si è visto già dal ritiro di che pasta è fatto questo gruppo, hanno la capacità di affrontare tutte le squadre allo stesso modo e con la stessa voglia. Allenamenti? Utilizzeremo Cibalino e Cibali come abbiamo detto, non ci sono altre alternative perché non ci sarebbe il tempo. Alla squadra non manca nulla”.
“Versata la cauzione di Torre del Grifo: ecco come vorremmo utilizzarlo”
“Torre del Grifo? L’aggiornamento è che abbiamo fatto domanda e versato la cauzione, il 16 ottobre è stata fissata l’asta e vedremo se ci saranno altri partecipanti. Per il logo abbiamo fatto richiesta e attendiamo indicazioni dalla curatela, la proposta è stata fatta quasi parallelamente a quella per Torre del Grifo. I nostri avvocati stanno interloquendo con la curatela. L’iter va avanti. La proprietà ha fatto un’iniezione di denaro importante, coprendo le perdite di bilancio. Noi siamo già proiettati al prossimo. Il Catania ha entrate molto importanti ma se vuoi fare una squadra a vincere la sostenibilità la otterrai in altre categorie. In questo mercato, abbiamo ottenuto un notevole risparmio dal punto di vista economico nel senso che c’è stato un abbattimento del monte ingaggi che si vedrà nel bilancio al 30 giugno 2026. Le fuoriuscite non sono state tutte pagate integralmente, questo porterà ad un risparmio di almeno due milioni di euro. Vorremmo anche incrementare i ricavi. Come vorremmo gestire Torre del Grifo? Vediamo ciò che succederà. Il focus è la prima squadra, e quindi la prima cosa è metterla in condizione di allenarsi lì: la priorità saranno le strutture per la prima squadra, poi il settore giovanile ed infine tutto il resto. Qui non c’è più il one man show, cosa che ha portato a situazioni non funzionali per il Catania. La proprietà permette di lavorare, immette risorse e non interferisce, cosa rara nel calcio: questo è un vantaggio. Il nostro amministratore delegato ha sposato questa linea, noi ci confrontiamo su tutto, compresi i calciatori da prendere. Si lavora in team. Sono giocatori presi dal Catania. A Grella in passato sono state addossate colpe non sue e questo mi dispiace. Non c’è il merito di uno se le cose vanno bene, il merito è del Catania a partire da Grella. Naturalmente ciascuno nei suoi ruoli”.
“Su Nesima e le Women vi dico che…”
“Avevo detto, con una battuta, che non mi piace lavorare – conclude il dg etneo – A me piace mettere tutti nelle condizioni di lavorare al meglio possibile, questo stiamo cercando di fare. Se guardate la struttura societaria, non ci sono stati stravolgimenti. Nesima? È un altro tema che ci sta a cuore. Si stanno allenando tutte le nostre giovanili, speriamo con Torre del Grifo di alleggerire l’impegno da questo punto di vista mantenendo comunque Nesima. Stiamo guardando anche lì, per riaprirlo al pubblico e fare le ristrutturazioni necessarie, ci stiamo lavorando ma non so dare tempistiche: faremo il possibile per fare tutto al meglio. Il Catania Women ci sta a cuore, Borbone sta lavorando molto bene. Tutti hanno l’obiettivo di vincere, compatibilmente con le risorse. È ovvio che il nostro focus, in questo momento si va per priorità, è la prima squadra”.
Le parole di Ivano Pastore
Spazio poi, come detto, al protagonista del calciomercato rossazzurro: il direttore sportivo Ivano Pastore.
“Io non sono bravo con le parole, mi piace lavorare e stare vicino a squadra e al mister – spiega Pastore – Non è scontato un rinnovo per un giocatore a scadenza, ci sono giocatori con i quali c’erano già degli accordi, come Dini e Cicerelli. Qualcun altro sicuramente rinnoverà a breve, abbiamo diversi giocatori a scadenza e il professionista si vede in questi casi. A Jimenez è stata fatta una proposta importante, le scelte vanno rispettate. Kaleb è un professionista e si sta comportando come tale, la società si sta comportando in maniera seria: è un giocatore importante e tale rimarrà fino alla fine sperando capisca cosa la società sta facendo per lui. Di Tacchio è rientrato, sta lavorando a pieno regime da quindici giorni e speriamo sia convocabile già per Cosenza. Rolfini, Caturano e Celli stanno facendo lavori differenziati, avendo quest’anno una rosa larga non vogliamo rischiare nessuno. Leonardi? Nasce da un’intuizione del direttore Zarbano. Noi eravamo proiettati a completare la squadra, il direttore ci ha parlato della possibilità di acquistarlo a titolo definitivo. È un ragazzo di vent’anni che ha dimostrato di avere dei colpi, ha bisogno di giocare con continuità, cosa che forse qui non avrebbe avuto. Non doveva avere il peso di un’intera città sulle spalle visto che è catanese e quindi ci si aspetta sempre qualcosa in più. Ha scelto poi lui la Ternana tra le tante proposte e noi andava bene. Speriamo possa tornare a Catania con un bagaglio utile. Sul mercato non c’è stato un rimpianto, un po’ di delusione solo su una trattativa ma fa parte del gioco. Ci auguriamo che a gennaio non ci sia bisogno di fare degli interventi, ma dovesse esserci questa possibilità non si tornerà su giocatori non convinti di vestire questa maglia. Vogliamo giocatori come Casasola che, faccio un esempio, è stato chiamato alla sera e alla mattina successiva aveva già preso l’aereo per venire. Sono arrivato in punta di piedi e rimasto così fino a fine anno, era il mio ruolo in quel momento visto che Daniele aveva avuto un problema serio. Mi fa piacere che adesso qualcuno abbia cambiato idea”.
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