Animali maltrattati, dopati, costretti a gareggiare e, in alcuni casi, a vedere mutilati i loro organi. Ecco le operazioni di oggi che hanno bloccato tre storiche scuderie clandestine catanesi.
Tre storiche scuderie clandestine di cavalli di Catania, la ‘Ianuzzo’ e ‘Teste i lignu’ del rione San Cristoforo e ‘Facci i cani’ di Picanello, e le loro stalle sono state sequestrate dalla polizia su disposizione del gip.
Assieme a queste, 10 cavalli, box e un cane con le orecchie mutilate, 39 calessi, un ingente quantitativo di medicinali privo di prescrizioni veterinarie e altro materiale notoriamente utilizzato per allestire i calessi da corsa. Le indagini, coordinate dalla Procura di Catania, erano state avviate dal commissariato di Librino dopo tre corse clandestine a Camporotondo Etneo, nonostante anche i divieti imposti dalle norme anti Covid, con video pubblicati su un social network.
Cinque persone sono state denunciate per corse clandestine. I 10 cavalli trovati in stalle sporche e in due casi abusive. Agenti della squadra a cavallo della polizia li hanno trasferiti nei luoghi dove stati affidati in custodia giudiziaria ritenuti idonei a garantire i loro benessere. Le operazioni hanno anche di individuare e indagare un noto fantino catenese di 69 anni e di identificare molti partecipanti alle gare, sequestrando i loro veicoli. Sono state elevate anche numerose sanzioni, sequestri e fermi amministrativi dei veicoli per guida senza patente, veicoli privi di copertura assicurativa e per mancanza di casco protettivo.