Catania, Covid, l’esempio della scuola Vittorino Da Feltre - QdS

Catania, Covid, l’esempio della scuola Vittorino Da Feltre

Catania, Covid, l’esempio della scuola Vittorino Da Feltre

venerdì 30 Ottobre 2020

Parla il preside Francesco Ficicchia: “Da noi solo due casi, un docente e un alunno asintomatici”

CATANIA – Una scuola “quasi” normale. L’organizzazione delle attività e delle aule in era Covid 19, sembra funzionare alla Vittorino Da Feltre, istituto comprensivo di Catania che, dopo l’avvio dell’anno scolastico nell’incertezza, pare aver ritrovato una sorta di normalità, quasi come se l’emergenza sanitaria non fosse in atto.

D’altronde, l’istituto scolastico ha registrato pochissimi casi di positività al Coronavirus. Come conferma il dirigente, Francesco Ficicchia. “In questo momento la gestione è normale – afferma -. Fortunatamente, non abbiamo un numero di casi rilevanti tali da preoccuparci: sono appena due, un docente e un alunno, entrambi asintomatici”.

Il docente, da ieri, è in isolamento mentre la classe dell’alunno contagiato in quarantena, in attesa dei controlli e del tracciamento dell’Asp. In questo secondo caso la classe è in quarantena perché i ragazzi devono fare i controlli. Per questo, per loro, proprio oggi ha preso il via la didattica a distanza. “Ci siamo allenati nello scorso anno scolastico” – assicura il preside.

La procedura, in caso di contagio a scuola, è semplice, spiega ancora il dirigente. “Il personale che sta in classe deve avvisare il preposto al Covid-19 che, a sua volta, con una dotazione particolare di protezione porta fuori dall’aula il ragazzo e lo conduce nella cosiddetta aula zero o aula Covid – dice. Lo assiste e, contemporaneamente, avvisa la famiglia e avvisa il referente Covid dell’istituto: questi ha l’incarico di prendere contatti con l’Asp e segnalare tutte le persone con cui è stato a contatto in classe. Sarà poi l’Asp a verificare le necessità di quarantena o altro”. L’igienizzazione e la santificazione sono i passi successivi.

Alla Vittorino da Feltre tutto procede, dunque, senza particolari traumi, grazie anche alle misure avviate già prima dell’avvio dell’anno scolastico che hanno permesso di ottenere classi adeguate per quanto riguarda le dimensioni o personale docente in più per i casi in cui l’unica possibilità era creare gruppi didattici più piccoli.

Attività che ha permesso di scongiurare i doppi turni, avversati in particolare dai genitori. “Riusciamo a garantire il distanziamento nelle aule – prosegue il preside che ha provveduto ad ampliare alcune aule, recuperando gli spazi nei laboratori, ad esempio. I lavori di ampliamento sono stati conclusi – continua – e le classi sono state ampliate. Per la scuola primaria, invece, abbiamo assunto otto insegnanti per fare gruppi didattici dalle classi superiori ai venti alunni”.

Nonostante le cose, alla Vittorino Da Feltre, sembrino funzionare, il preside Ficicchia non nasconde la preoccupazione per la situazione. “Il problema non è riuscite a organizzarci – spiega – ma le notizie che arrivano ogni giorno di nuovi contagi”.

Una situazione così delicata che potrebbe richiedere maggiori sacrifici, come ad esempio la chiusura delle scuole, come fatto in Campania o in Puglia. Il presidente Musumeci non sembra intenzionato a seguire i colleghi governatori, ma la situazione potrebbe richiedere decisioni più dure. Il preside Ficicchia ne è cosciente e si prepara al peggio. “Mi rendo conto che il problema è veramente complesso – continua il dirigente – e non si può guardare a compartimenti. Se chi di dovere dovesse ritenere che il sistema sanitario è troppo sotto stress ed sarebbe più opportuno fermarsi, penso sappia quello che fa”.

In caso, c’è sempre la Dad, la didattica a distanza, esperimento riuscito durante il lockdown della scorsa primavera. “Lo scorso hanno abbiamo approntato una Dad all’ultimo minuto ed ha funzionato – evidenzia: oggi abbiamo altri strumenti e ci sentiamo più preparati”.

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