Intervista al commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale, Alberto Chiovelli: “Avremo 25-26 toccate entro la fine dell’anno, ma la situazione è ancora in evoluzione”
CATANIA – Un anno difficilissimo per il turismo, e quello crocieristico non fa certo eccezione. Durante il 2020 e parte del 2021, le crociere sono praticamente scomparse dal porto di Catania, anche se sembra che la crisi sia in via di superamento. Almeno i segnali pare siano incoraggianti, stando alle parole del commissario straordinario dell’Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale, Alberto Chiovelli, che traccia un quadro dell’attuale situazione e delle azioni messe in campo per attirare sempre maggiori flussi turistici.
“La pandemia è stata la voce più negativa di questo ultimo periodo – dice. Praticamente, il traffico crocieristico si è azzerato. Adesso c’è una lenta ripresa: a partire da luglio, avremo circa 25-26 toccate programmate fino alla fine dell’anno, ma la situazione è ancora in evoluzione”.
La ripresa c’è, dunque, per quanto “lenta”, sottolinea il commissario Chiovelli. “Le previsioni immaginano una ripresa più netta nel prossimo anno e un ritorno ai traffici pre covid per il 2023 – afferma. Stiamo cercando anche di sfruttare questa negatività in senso favorevole: stiamo infatti lavorando per potenziare il terminal crociere. Ci sarà una ristrutturazione nel breve e un progetto più generale – prosegue – che, in un paio di anni, dovrebbe portare a un ampliamento del terminal crociere per rendere ancora più competitivo lo scalo di Catania”.
La concorrenza, d’altronde, è alta e non conta solo l’appeal dell’approdo, ma anche i costi dello stesso sono fondamentali per attirare le compagnie navali. “Relativamente a questa vicenda – continua Chiovelli – c’è stato un assestamento del sistema, perché questa storia è di qualche anno fa. Noi abbiamo ragionato a tutto campo su un approccio più efficiente e più efficace nei confronti dell’utenza, stiamo lavorando a questo anche per quel che riguarda altre tematiche, come ad esempio quella occupazionale. Contiamo ad arrivare ad un efficientamento di tutto il sistema e questo potrebbe avere benefici anche sulla crocieristica”.
“Credo che Catania abbia potenzialità notevoli – sottolinea ancora il commissario – sia per quanto riguarda la città in sé che per l’intera Sicilia orientale rispetto alla quale è baricentrica. Questa potenzialità non è stata espressa negli ultimi anni, al di là del Covid”.
Attirare i turisti, dunque, è una missione condivisa con l’amministrazione comunale che, recentemente, ha dato il via libera a tre atti volti proprio a incoraggiare i gruppi turistici, puntando alla destagionalizzazione e alla premialità in base al numero di pernottamenti. Ma la Giunta nulla può fare per incentivare l’arrivo delle navi. Se non, ed è quanto già fatto in passato, creare un sistema di accoglienza che renda la permanenza di chi visita la città in poche ore, confortevole.