I rossazzurri si preparano ad affrontare il prossimo campionato di Serie C e i tifosi sognano già in grande
Dopo aver dominato in lungo e in largo il Girone I di Serie D, per l’ambizioso Catania di Rosario Pelligra il prossimo esame sarà il confronto con il campionato di Serie C. Una categoria complicata e piena di ostacoli, difficile da superare, che aveva intrappolato tra le sabbie mobili il vecchio Catania, tra le partecipanti del Girone C di terza serie per sette stagioni di fila (dal 2015 al 2022). Il club rossazzurro ritorna ora in Lega Pro forte di uno status e di una solidità completamente diverse, con davanti a sé un percorso che appare luminoso. Vincere in Serie C, però, potrebbe rappresentare lo scoglio più importante da affrontare nella strada che separa gli etnei dal ritornare ai fasti di un tempo.
Doppio salto? I casi di Venezia, Parma e Reggiana
Per il Catania la missione sarà centrare il doppio salto consecutivo dalla Serie D alla Serie B? La dirigenza preferisce per ora mantenere un atteggiamento più cauto, ma la piazza, com’è logico, ci spera. A conti fatti solo tre squadre dal 2014 ad oggi – da quando cioè la Serie C venne riunificata – sono riuscite in questa impresa. Le prime due, Venezia e Parma, nella stagione 2016/2017. I lagunari, guidati da Joe Tacopina – che tentò qualche anno dopo di rilevare proprio il Catania – e da Dante Scibilia, altro volto noto ai tifosi rossazzurri e già advisor del gruppo Pelligra, si classificarono al primo posto nel Girone B, costringendo il Parma, giunto secondo, alla disputa dei playoff. Postseason che risultò trionfale per i ducali, tra le cui fila, all’interno dell’organigramma societario, figurava Luca Carra, oggi direttore generale del Catania. Il doppio salto è riuscito anche alla Reggiana. Il club emiliano (allora denominato Reggio Audace) dopo essersi classificato al secondo posto nel Girone B, vinse i playoff, strutturati in modalità ridotta ed inedita per via della sospensione del campionato che era stata decretata per l’emergenza da Covid-19. Altra particolarità è il fatto che, nella stagione precedente, i granata avevano compiuto il salto dalla D alla C non grazie ad una promozione guadagnata sul campo ma tramite ripescaggio.
E il Girone C?
Nel girone che più riguarda il Catania, quello meridionale, non si segnalano casi di doppio salto. Il Bari di De Laurentiis ha impiegato tre stagioni prima di raggiungere l’agognata Serie B vincendo il campionato nella stagione 2021/22, mentre due ne sono servite al Palermo di Dario Mirri, trionfatore ai playoff nello stesso anno. Tornando agli altri gironi, tre sono le annate impiegate dal Padova (promosso nella stagione 2017/18), così come tre sono state quelle che si sono rese necessarie per il Monza (promosso nel 2019/20 dopo l’arrivo di Berlusconi nel 2018); più breve il percorso del Como, vittorioso nella stagione 2020/21 dopo due annate complessive in Serie C. Insomma, i numeri dicono che il doppio salto è possibile, anche se assai arduo da conseguire: i tifosi del Catania sperano che a Venezia, Parma e Reggiana si possa presto aggiungere una quarta squadra dai colori rossazzurri.