Catania e Comiso insieme, nasce sistema aeroportuale Sicilia orientale - QdS

Catania e Comiso insieme, nasce sistema aeroportuale Sicilia orientale

Catania e Comiso insieme, nasce sistema aeroportuale Sicilia orientale

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venerdì 21 Gennaio 2022

E’ nato il Sistema Aeroportuale della Sicilia Orientale e la Sicilia punta ai 20 milioni di passeggeri ad Est. Obiettivo è arrivare all'ambiziosa quota di 20 milioni di passeggeri

E’ nato il Sistema Aeroportuale della Sicilia Orientale e la Sicilia punta ai 20 milioni di passeggeri ad Est. Gli scali di Catania “Vincenzo Bellini” e Comiso “Aeroporto degli Iblei” lavoreranno in sinergia, anche in ottica di ammodernamento e ampliamento infrastrutturale, per garantire una mobilità strategica a fini commerciali e turistici.

Venti milioni di passeggeri

Il piano è stato presentato al PalaRegione di Catania dal presidente Nello Musumeci, l’amministratore delegato di Sac, Nico Torrisi, e di Soaco, Rosario Dibennardo, insieme al sindaco di Catania Salvo Pogliese e la sindaca di Comiso Maria Rita Schembari.

“Si compie il primo concreto passo verso la realizzazione di un progetto auspicato già quattro anni fa di semplificazione del sistema aeroportuale siciliano – ha spiegato Nello Musumeci -. Abbiamo sei aeroporti con sei diversi soggetti gestionali, non accade da nessun’altra parte d’Italia, il sistema va razionalizzato. Questa fusione è un atto di grande responsabilità – ha aggiunto il presidente della Regione – c’è bisogna di creare una rete. L’obiettivo finale è creare un sistema unico aeroportuale chiamato “Aeroporti di Sicilia”, ma sarebbe già un grande risultato arrivare a due: Sicilia Orientale (Catania, Comiso, Lampedusa) e Sicilia Occidentale (Palermo, Birgi, Pantelleria).

Le parole di Torrisi

L’amministratore delegato Sac, Nico Torrisi, ha parlato di intesa raggiunta in modo “facile”.

“E’ stato facile per due motivi semplici, l’importante indicazione data dal presidente della Regione Musumeci, e dall’opinione estremamente condivisa nell’accordo da parte dei soci. A questo punto per noi amministratori è stato facile. In passato non c’era forse la voglia di immaginare l’aeroporto di Catania così come oggi, oggi la fusione con Comiso diventa importante strategicamente perché il “Vincenzo Bellini” ha limiti in funzione della capienza. Lo abbiamo capito con la pandemia, ma eravamo costipati già prima”. L’aeroporto Fontanarossa punta nuovamente ai 10 milioni di arrivi. “Ci siamo affezionati a questo dato raggiunto in tre anni prima dell’arrivo della pandemia e torneremo a questi numeri – ha dichiarato ancora Torrisi -. Questa prospettiva ci obbligata ad investire su infrastrutture importanti come quella comisana. Aeroporto degli Iblei non è solo nostro socio con pari dignità, è concessionario e concedente, quindi con un compito assai più gravoso. Si è troppo speculato sulle percentuali, il matrimonio funziona se lo si vuole fare funzionare, è quello tra Sac e Soaco funziona e funzionerà. Lavoriamo insieme per i 20 milioni di passeggeri”.

Da Comiso a Catania

“Dal giorno dell’apertura – ha spiegato l’amministratore unico di Soaco Dibennardo – Comiso ha avuto l’obiettivo di diventare hub. Col tempo abbiamo trovato un presidente della Regione favorevole a questa prospettiva, Sac ha voluto la fusione e per Comiso ci sarà finalmente un futuro certo”. Presente a Catania in rappresentanza dei dodici comuni della provincia di Ragusa la sindaca di Comiso Maria Rita Schembari. “L’ho ripetuto spesso, Comiso rappresenta una sorta di risarcimento rispetto ad un gap infrastrutturale che interessa il sistema viario nella zona della Sicilia meridionale. L’aeroporto degli Iblei ha potuto connetterci con il resto d’Italia e con i contesti internazionali più importanti. Ora è il momento di far respirare il territorio in prospettiva ancora più ampia”.  Il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha concluso la conferenza di presentazione del Sistema Aeroportuale della Sicilia Orientale evidenziando l’ampio spirito di collaborazione mostrato tra le istituzioni e le parti coinvolte. “Un aspetto che reputo particolarmente importante della giornata di oggi è rappresentato dal superamento di un retaggio culturale, tipicamente siciliano, dell’individualismo esasperato e dunque la difficoltà a fare sistema. Stiamo dando dimostrazione del contrario e mi auguro per questo possano arrivare in futuro anche altri importanti traguardi. Questa sinergia può portare più potere contrattuale nei confronti delle compagnie insieme. Insieme alla realizzazione prospettata della Catania-Ragusa e altre importanti opere di viabilità secondarie intorno l’aeroporto di Comiso, sono convinto questa sia la strada giusta. Il tema del distretto del Sud-Est trova rilancio, abbiamo dato dimostrazione di saper fare rete anche attraverso le nuove infrastrutture aeroportuali”.

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