“Sono davvero contento che l’attuale amministrazione di Catania abbia finalmente deciso di liberare il Lungomare”. Così, commentando la notizia diffusa dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Enrico Trantino, l’ex primo cittadino Enzo Bianco, che aggiunge: “Ma, come purtroppo è già accaduto altre volte, peccato che nessuno abbia specificato che si tratta di qualcosa che non è affatto nuovo. Qualcosa che per 7 anni è rimasto fermo per motivi misteriosi e inspiegabili. Era il 18 gennaio 2018 quando presentai il bando di concorso internazionale di idee per un masterplan-riqualificazione del waterfront e delle zone di interazione della città con il porto e la ferrovia”.
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Bianco: “L’idea era quella di ridisegnare il waterfront”
“Presenti, tra gli altri, gli assessori all’Urbanistica Salvo Di Salvo e ai Lavori Pubblici Luigi Bosco, il presidente dell’Autorità Portuale Andrea Annunziata, il comandante della Capitaneria di Porto, ammiraglio Gaetano Martinez, – ribadisce Bianco – i rappresentanti degli ordini professionali e delle forze produttive e sociali. L’idea di fondo era quelle di ridisegnare il waterfront per quattro chilometri e mirava a rendere Catania nuovamente una città di mare, con l’acqua come elemento centrale del progetto.
“Per di più, – aggiunge l’ex sindaco di Catania – il completamento del viale Alcide De Gasperi, necessario per poi intervenire radicalmente sul Lungomare, fu anch’esso inserito nel Patto per Catania, firmato nell’aprile 2016 con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Furono stanziati 16 milioni per i ‘Lavori di completamento della viabilità di scorrimento Ognina-Rotolo ed Europa-Rotolo’ e oltre 1 milione e ottocento mila euro per i ‘Lavori di completamento della viabilità di scorrimento Ognina-Rotolo-Rampe di collegamento alla viabilità esistente. Per un totale esatto di 17.827.540,38 euro. I lavori iniziarono ma non poterono essere completati per un contenzioso”.
“Pogliese annullò il bando rendendo vane decine di candidature”
“Intanto, purtroppo, il mio successore, annullò il bando rendendo vane le decine di candidature presentate perché, tra l’altro, nessuno le vagliò”. Così Enzo Bianco che prosegue sulla questione legata al Lungomare di Catania: “Fu poi pubblicato un altro bando nel 2019 che vide una striminzita partecipazione e che fu fu vinto da Park Associati, con il progetto “Catania guarda il mare” che però non vide mai realmente la luce. Devo aggiungere, ad onor di memoria, che nel 13 dicembre 2013 approvammo una delibera di annullamento e revoca di tutti i provvedimenti emessi a partire dal 2007, quando l’amministrazione di allora elaborò il suo progetto di water front”.
“Pochi giorni dopo la nostra delibera il Tar nominò commissario ad acta, l’ex segretario generale della Provincia regionale di Catania Albino Lucifora: anche lui decise di annullare gli atti di aggiudicazione. Ci fu un nuovo ricorso che fu respinto, nel febbraio del 2016 dal Tar di Catania. A quel punto, azzerata la vecchia situazione, partì la nostra proposta che fu avanzata con il preciso scopo di coinvolgere attivamente tutte le realtà cittadine che avessero competenze specifiche nel settore. Adesso, dopo aver perduto i soliti sette anni, si ricomincia. Posso solo sperare che – conclude Enzo Bianco – il sindaco Trantino abbia fatto tesoro del nostro invito: quando parlò, inopinatamente, dell’abbattimento degli Archi della Marina, lo invitammo a recuperare in maniera diversa il mare completando ‘viale Alcide De Gasperi, liberando e pedonalizzando l’attuale Lungomare’. Che abbia ascoltato un consiglio disinteressato, avanzato solo per il bene di Catania, non può che farci piacere“.

