CATANIA – Montaggio delle piattaforme, sistemazione delle spiagge libere, apposizione di divieti e realizzazione di sbarramenti nei canali che sfociano in mare. A poco più di un mese dall’avvio ufficiale della stagione balneare 2025 che, se tutto va bene, dovrebbe partire il prossimo 6 giugno con l’apertura degli stabilimenti, l’amministrazione comunale sta lavorando per garantire la balneazione, la salute e l’incolumità dei cittadini.
Le azioni poste in essere dal Comune di Catania
Tra le azioni poste in essere da Palazzo degli Elefanti, anche l’ordinanza firmata dal sindaco Enrico Trantino lo scorso 30 aprile, con la quale si ordina anche per quest’anno alla Sidra, l’azienda che gestisce il servizio idrico a Catania, di procedere alla realizzazione di una soglia di tracimazione del canale Arci, per contenere il deflusso delle sue acque a mare, nella zona della Playa, in considerazione del fatto che “nel fosso dell’Arci – riporta l’ordinanza – confluiscono le acque di alcuni canali pluviali a servizio proprio dell’area industriale, costituita anche da scarichi di soggetti giuridici debitamente autorizzati”.
Niente solarium presso piazza Europa
Una necessità, dunque, come si legge nel documento, “nelle more dell’attivazione di soluzioni tecniche definitive”, in considerazione soprattutto del fatto che nel 2021 il Tribunale di Catania ha prescritto il divieto di sversare in mare gli scarichi industriali provenienti dall’area industriale. L’intervento, sarà realizzato in ottemperanza alle prescrizioni tecniche già indicate dalla autorità di bacino nel 2024 e avrà natura provvisoria. E la tutela della salute pubblica e dell’incolumità dei bagnanti è alla base anche della decisione presa da Palazzo degli Elefanti di non realizzare quest’anno il solarium nei pressi di piazza Europa.
Potrebbe esserci un divieto di balneazione
Una scelta che, come anticipato dal Quotidiano di Sicilia, è stata dettata dall’assenza di garanzie che, in quel punto della costa, la qualità dell’acqua sia tale da consentire la balneazione. Come spiega l’assessore al Mare del Comune di Catania, Andrea Guzzardi. “Visto quanto accaduto l’anno scorso – afferma il rappresentante della giunta comunale guidata da Enrico Trantino – con quello sversamento dubbio, seguito poi da denunce alla Procura e considerato che la competenza del canale di gronda sottostante non è nostra ma di un commissario, abbiamo chiesto di fare delle verifiche. Ancora non abbiamo avuto riscontro – prosegue l’assessore – per cui, dal momento che noi lavoriamo con soldi pubblici, dei catanesi, abbiamo deciso di non assumerci la responsabilità di realizzare una piattaforma dove possibilmente, in seguito, potrà esserci un divieto di balneazione”.
Solo due solarium quest’anno a Catania
I solarium saranno dunque solo due: quello di San Giovanni Li Cuti, che sarà sempre dedicato ai disabili e che sarà più ampio, e quello di fronte l’Istituto Nautico che, come già avvenuto l’anno scorso, avrà una superficie di duemila metri quadrati.