Catania, estorsione ed evasioni: arrestato tre volte in 7 giorni - QdS

VIDEO | L’estorsione, i “sofferti” domiciliari e le evasioni: 25enne arrestato 3 volte in una settimana

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VIDEO | L’estorsione, i “sofferti” domiciliari e le evasioni: 25enne arrestato 3 volte in una settimana

Redazione  |
martedì 12 Marzo 2024

Un singolare episodio a Catania: 25enne in carcere per estorsione ed evasione.

Nel breve volgere di 7 giorni un pregiudicato 25enne è stato arrestato per tre volte a Catania: prima per estorsione dai carabinieri della stazione di Piazza Dante, poi per evasione dai domiciliari da parte dei carabinieri della stazione di Librino e, infine, è finito nel carcere di Piazza Lanza.

A deciderlo un provvedimento dell’autorità giudiziaria, che ha aggravato la misura cautelare iniziale a carico del giovane.

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Arrestato tre volte in 7 giorni a Catania, il primo episodio

L’uomo si era reso protagonista di un episodio estorsivo ai danni di un minorenne che, come testimoniato anche in un video, si era fermato per fare rifornimento di benzina al proprio scooter ma era stato costretto a pagare il pieno di benzina, per quasi 100 euro, all’auto del 25 enne.

Dopo la denuncia del ragazzino, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico ma a quanto pare la convivenza forzata con la famiglia deve aver rappresentato per lui un problema insormontabile.

Le evasioni

Dopo soli 6 giorni, il 25enne ha deciso di telefonare ai carabinieri della stazione di Librino e preannunciare loro la sua evasione per quella che si potrebbe definire “causa di necessità”. In effetti, dopo pochi minuti i carabinieri hanno verificato la sua fuga dall’appartamento, segnalata anche dall’allarme del braccialetto elettronico, e hanno iniziato a cercarlo, rintracciandolo a poca distanza da casa, in compagnia della fidanzata che cercava di convincerlo a rientrare.

Ferma e perentoria, però, la risposta del 25enne che ha riferito ai carabinieri di non avere assolutamente intenzione di rimettere piede nell’abitazione e, ancor più, che qualora fosse stato costretto a farlo, avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei familiari conviventi.

L’ultimo caso

A questo punto, di concerto con l’autorità giudiziaria, al fine di evitare ulteriori e più spiacevoli conseguenze, l’uomo è stato arrestato per l’evasione e condotto prima nelle camere di sicurezza della caserma di via Giovanni da Verrazzano e poi, dopo la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari, condotto nel carcere di Piazza Lanza, in esecuzione dell’aggravamento della misura cautelare già “sofferta” degli arresti domiciliari.

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