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Catania, ex Ascoli-Tomaselli, maxi-progetto in partenza

Catania, ex Ascoli-Tomaselli, maxi-progetto in partenza
Ex ospedale Ascoli-Tomaselli di Catania

Pubblicato il bando dell’Unict per la demolizione del plesso ospedaliero e la costruzione di un centro dedicato alla ricerca in campo medico. Un investimento da oltre 40 milioni per rigenerare 55 mila mq

CATANIA – C’è un primo importante passo in avanti nel maxi-progetto per la riqualificazione delle aree un tempo occupate, a Catania, dai plessi ospedalieri Ascoli e Tomaselli. Gli immobili abbandonati, che si trovano nella parte settentrionale della città, con accesso da via Passo Gravina e a ridosso del Policlinico, in futuro lasceranno posto a un campus per gli studenti universitari, a un centro dedicato alla ricerca e alla sperimentazione in campo medico e una struttura specializzata nella riabilitazione di pazienti fragili e di chi è affetto da malattie neuro-degenerative.

Pubblicato il bando di gara per l’ex Ascoli-Tomaselli

La novità sta nella pubblicazione, da parte dell’Università di Catania, del bando di gara per l’affidamento dell’accordo quadro che riguarda la demolizione dell’ex plesso Ascoli, con la successiva sistemazione delle aree e la costruzione dell’edificio Httc, acronimo di Health Technology City Campus. Resta fuori, per adesso, il progetto per la costruzione delle residenze studentesche.

“L’area coperta dai fabbricati è costituita dai due edifici principali, il plesso Ascoli e il plesso Tomaselli, da un cinema-teatro, dall’alloggio del custode, dalla camera mortuaria e dal casotto della custodia adiacente l’ingresso, locali ex-stabulario ed un corpo aggiunto al plesso Tomaselli – si legge nella relazione descrittiva del progetto –. La superficie totale del lotto presso il quale è ubicato il Complesso Ospedaliero Ascoli Tomaselli è di circa 55.500 metri quadrati”.

In ballo al momento ci sono lavori per oltre 40 milioni di euro, che, una volta aggiudicata la gara d’appalto per l’accordo quadro della durata di quattro anni, verranno singolarmente affidati con specifici contratti attuativi. “Considerata la natura dell’accordo quadro, la durata dei lavori afferenti ai contratti attuativi potrebbe eccedere la data di termine dell’accordo. L’appaltatore deve ultimare i lavori nel termine stabilito per ogni contratto attuativo, che decorrerà dalla data di consegna dei lavori stessi”.

I lavori nel dettaglio

Scendendo nel dettaglio, i contratti applicativi che verranno firmati sono i seguenti: lavori per la demolizione dell’edificio esistente denominato Maurizio Ascoli (valore al lordo del ribasso 2.250.000 euro), lavori per la sistemazione aree esterne del complesso edilizio (un milione), lavori per la realizzazione di un nuovo edificio denominato Httc (41.450.000 euro), lavori per la realizzazione di un nuovo edificio da adibire a centro di riabilitazione per pazienti fragili e di cura per malattie neurodegenerative (3.300.000 euro). Per partecipare alla gara, che verrà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, le aziende dovranno inviare le proprie proposte entro le ore 12 del 30 luglio.

Previste le demolizioni degli immobili esistenti

Individuati gli operati economici a cui affidare le opere, il primo intervento – come prevedibile – riguarderà le demolizioni degli immobili esistenti. “Per ciascun progetto di demolizione è prevista una campagna di campionamento su tutti i materiali significativi generati durante il processo di demolizione. La preparazione dei campioni sarà basata su lotti omologhi di materiale. Per consentire il riuso del materiale, i campioni verranno sottoposti a test secondo le indicazioni dell’ordinanza del ministero dell’Ambiente del 5 febbraio 1998. In caso di superamento del valore di riferimento il materiale dovrà essere smaltito”, si legge nella relazione, dove viene anche specificato che “il riutilizzo o lo smaltimento di questi materiali sarà in funzione alle quantità e alla qualità risultante, nonché in relazione alla localizzazione della sua produzione”.

Chiaramente, la demolizione riguarderà anche materiali che dovranno essere gestiti con le dovute cautele perché rifiuti pericolosi a tutti gli effetti. Come nel caso dei materiali contenenti amianto. “L’appaltatore dovrà predisporre specifici piani di lavoro, da presentare all’Asl competente per territorio, con congruo anticipo rispetto alla tempistica pianificata di demolizione dell’edificio e comunque almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori di bonifica”, è la disposizione contenuta nel bando di gara.
Le modalità di gestione delle pericolose fibre dovranno essere decise tenendo conto delle condizioni in cui si trova il materiale, valutando il rischio di dispersione nell’atmosfera. “Adottare misure di prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti – prosegue la relazione –. L’appaltatore dovrà essere parte diligente per individuare eventuali materiali contaminati da amianto nello stabile, aggiuntivi a quelli segnalati, e farsi parte attiva per rimuovere le realtà segnalate e quelle eventualmente individuate, entro i tempi pianificati. Qualora, nel corso dei lavori, sia rinvenuto materiale sospetto di essere contaminato da amianto non precedentemente rilevato, l’appaltatore dovrà sospendere le attività e fare gli accertamenti del caso”.