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Catania, ex Santa Marta, Musumeci “apre” la nuova piazza

Catania, ex Santa Marta, Musumeci “apre” la nuova piazza
trantino musumeci piazza santa marta (1)

Al taglio del nastro il ministro della Protezione civile che, da presidente della Regione, fu tra i principali promotori dello spazio sorto dalle ceneri dell’ex ospedale cittadino: “Abbiamo vinto la scommessa”

CATANIA – Alla fine è stata aperta, o meglio consegnata, al Comune di Catania la piazza Santa Marta realizzata nello spazio ricavato dalla demolizione dell’omonimo ex ospedale. L’acquisizione della gestione è avvenuta ieri mattina alla presenza del sindaco Enrico Trantino e del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, e di altri esponenti delle istituzioni a varie titolo coinvolte nell’opera.

Proprio Musumeci, nelle vesti di presidente della Regione, nel 2021 fu tra i principali promotori del progetto di riqualificazione dell’area, andando incontro anche a una serie di critiche per le scelte progettuali adottate dallo studio d’architettura Scannella a cui fu assegnato l’incarico. Polemiche che successivamente sono state in parte superate in seguito ad alcune modifiche – come l’eliminazione del colonnato in un primo tempo previsto – ma che nelle settimane scorse sono state sostituite dai rumor che hanno accompagnato il completamento dei lavori realizzati dalla Polis Group di Paternò.

Piazza Santa Marta pronta da diverse settimane

La piazza, infatti, come verificato dal Quotidiano di Sicilia, è pronta da settimane ma nonostante ciò non si era arrivati all’inaugurazione. In un caso, un annuncio – non ufficiale, ma comunque proveniente da fonte bene informata – aveva fissato per l’inizio di agosto il taglio del nastro, poi però tutto è saltato. Senza una nota di spiegazione e con malumori che serpeggiavano tra Palermo e Catania.
“Abbiamo vinto la scommessa, sono davvero felice. Era uno dei miei obiettivi di programma – ha commentato Musumeci –. Prima di lasciare la Regione abbiamo voluto l’avvio della gara d’appalto. Avrò il piacere di portare i miei nipoti e dire che qui dove c’era una indecorosa costruzione non omogenea rispetto al contesto storico, oggi c’è un’ampia piazza che riqualifica il quartiere. Questa è la Catania settecentesca. Con questo intervento abbiamo realizzato la prima riqualificazione urbanistica a Catania nell’ultimo mezzo secolo”. Il ministro ha poi guardato al futuro e alla possibilità di tornare a vedere valorizzato il palazzo che un tempo era il vecchio Santa Marta e che per decenni è stato oscurato dall’immobile della seconda parte del Novecento. “Spero che venga riconfermata la destinazione prevista in origine, cioè ospitare gli uffici della Soprintendenza ai beni culturali”, ha aggiunto Musumeci.

Soddisfatto anche il primo cittadino Enrico Trantino, che al momento della presentazione del progetto da parte del governo Musumeci rivestiva il ruolo di assessore all’Urbanistica nell’amministrazione comunale guidata da Salvo Pogliese. “Più di qualunque cosa io o chiunque altro possa dare, basterebbe far vedere le immagini di come era e di com’è adesso – ha detto il primo cittadino etneo –. Abbiamo dato alla città uno spazio importante, grazie all’intervento voluto dalla Regione che ha avviato il percorso di rigenerazione urbana che noi come amministrazione comunale stiamo proseguendo con pervicacia”.

Trantino ha speso parole anche sul tema del verde, per molti anello debole dell’opera: “Questi alberi in un paio d’anni dovrebbero svilupparsi nel massimo del loro splendore”, ha sottolineato il sindaco, aggiungendo che adesso la volontà è quella di intervenire su una bambinopoli ospitata nella piazza cercando la collaborazione di privati nell’ambito delle sponsorizzazioni, così come fatto altrove in città.

L’invito del sindaco Trantino

Trantino si è poi soffermato sul bisogno che i cittadini si prendano cura del bene comune. “Questa piazza è il segno della città che sta cambiando. Se lo facciamo è per consentire ai catanesi di essere più orgogliosi, ma anche dai catanesi c’è bisogno che arrivi una restituzione, che devono alla loro città e non all’amministrazione. E questo attraverso il mantenimento e la cura degli ambienti. Non si può pensare – ha detto il primo cittadino – che il Comune possa sobbarcarsi di tutto. Qualunque luogo pubblico funziona bene solo se i cittadini si sentono partecipi della sua custodia. Noi sicuramente faremo la nostra parte”.

A partecipare alla presa in gestione della piazza ieri mattina c’erano anche i deputati regionali Ludovico Balsamo, Alessandro Porto e Giuseppe Zitelli, il rettore di Unict Enrico Foti, la soprintendente Ida Buttitta, il presidente del I Municipio Bassini, il progettista Giuseppe Scannella e diversi tecnici, tra cui Gaetano Laudani, dirigente del Genio Civile di Catania, e Marina Galeazzi, direttrice del patrimonio del Comune, che hanno formalizzato il trasferimento del bene. L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò ha mandato una nota stampa, mentre assente è stato il presidente della Regione Renato Schifani. Sui motivi dell’assenza si potrebbe speculare, considerato che il progetto a suo tempo fu sostenuto dall’allora presidente della Regione. Tuttavia, resta da ricordare che si tratta pur sempre di una piazza. Che peraltro fino a una decina di giorni fa, stranamente, sembrava importare a pochi.