Calcio

Catania FC, entusiasmo Tabbiani: “Vogliamo dominare”. Grella: “Rosa competitiva per lottare fino alla fine”

Aria da primo giorno di scuola in casa Catania.

Nella cornice del “President Park Hotel” di Acicastello, la società rossazzurra ha presentato ufficialmente alla stampa il nuovo allenatore dell’Elefante, Luca Tabbiani, in quella che a tutti gli effetti rappresenta l’avvio ufficiale della stagione 2023-2024.

Carico, pimpante e soprattutto propositivo: il mister ex Fiorenzuola sembra già avere le idee chiare.

Presenti al tavolo, dinanzi ai giornalisti presenti, anche il presidente Ross Pelligra, l’ad e vice-presidente Vincenzo Grella e il direttore sportivo etneo Antonello Laneri.

Tabbiani: “Catania come una fidanzata: vogliamo dominare il gioco”

Un filo di emozione, com’è giusto che sia.

Superata, però, subito dopo aver rotto il ghiaccio con una grande consapevolezza.

Tabbiani sembra essersi già ambientato ai piedi dell’Etna, voglioso di iniziare subito l’avventura in rossazzurro.

“Quando ho sentito la società è stato amore a prima vista, è stato come trovare la fidanzata – le parole del neo mister rossazzurro – La società mi metterà a disposizione una rosa competittiva, poi riusciremo a creare l’identità col lavoro e giocare le partite dentro il campionato Se siamo riusciti a lavorare bene lo dirà la classifica a fine stagione. Il mio modello? Quando iniziai ad allenare chiesi consigli a Rolando Maran. Mi disse che nel percorso avrei trovato strada ed identità: a distanza di 10 anni aveva ragione. Ognuno di noi si crea un’idea di gioco, magari si può prendere proposte da qualcuno, ma anche osservando altri si costruisce una propria sistema di gioco. Il portiere? Ne sto parlando col direttore, deve saper giocare con i piedi il portiere moderno. Per la costruzione dal basso, deve sapere parare, giocare coi piedi e sapere stare alto per permettere alla difesa di alzarsi il piu possibile. Bethers è bravo coi piedi, ma stiamo cercando altri portieri con queste caratteristiche. Stesso discorso per i difensori: se si vuole fare calcio propositivo e costruire dal basso, c’è bisogno che anche i difensori abbiano determinate qualità tecniche. Poi sarà compito mio e dello staff creare soluzioni: la difesa dovrà avere velocità per coprire la profondità. Più aggressività avremo davanti, meno dovremo correre dietro: bisogna lavorare e ricercare l’identità. Alla fine dell’anno dovrà essere risultata decisiva l’alchimia tra me e i ragazzi”.

“Lo scetticismo su di me? Sarà compito mio far ricredere la piazza. Vogliamo dominare le partite”

Il nome di Tabbiani non ha scaldato sin da subito gli animi della piazza rossazzurra.

Tuttavia, il tecnico ex Fiorenzuola non ha paura e vuole far ricredere anche i più scettici.

“Scetticismo su di me? Credo sia giusto che diversi allenatori possano avere un nome piu importante del mio. Sarà compito mio dimostrare di essere all’altezza: il mio obiettivo è che la gente possa dire che io sia un bravo professionista, un bravo allenatore e un bravo uomo. Idea di gioco? Vogliamo dominare. Avere sempre la palla tra i piedi ed andare a rubarla subito quando ce l’hanno gli avversari. Avere voglia di determinare la partita sia in fase di possesso che in fase di non possesso: imporre il proprio gioco e non permettere di farlo agli altri. Centrocampo? Ci vorrà un centrocampo che dia equilibrio, che sia forte. Sono contento di questo reparto con gli arrivi di Ladinetti, Rocca e Zammarini. E’ di grande livello, composto da gente forte. Gli esterni? Mi piacciono esterni che vogliono puntare e vogliono far male, facendo molti uno contro uno e saltare gli avversari. Il centravanti? Abbiamo Manuel Sarao e Popovic (giovane di grande prospettiva), cercheremo sicuramente un altro attaccante. Torregrossa? Non voglio mancare di rispetto al direttore, risponde lui a queste domande se vorrà. A me picciono punte che sappiano legare e attaccare la profondità: il direttore sa ciò che mi serve e troverà gli uomini giusti. Tutti nella squadra saranno indispensabili, tutti dovranno pensare a lavorare. A me piace lavorare coi giovani e coi grandi, con tutti: i più piccoli hanno piu prospettiva e piu margini di miglioramento. Tutti però dovranno avere voglia di essere curiosi e di voler imparare, devono sapere che dentro il campo si possono apprendere tante cose da allenatore e soprattutto dai compagni come accaduto a me in passato. Il campionato? Il nostro è un girone complicato, dove tutti vorranno vincere come noi. Conterà come lavoreremo: conterà superare velocemente e bene gli eventuali momenti di difficoltà. A Catania c’è solo un obiettivo, ne sono consapevole: prima però devo trovare il mezzo insieme ai ragazzi per arrivarci. Cosa mi piace mangiare? Qua si mangia troppo bene, è un problema (ride n.d.r). Qui c’è una cucina spettacolare, il pesce crudo che ho mangiato in questi giorni me lo ricorderò a vita perchè non si trova da altre parti. Il mio staff? Credo tanto nel lavoro di staff, è arrivato Agresti che porterà una grandissima esperienza. Ragazzi come Rizzo e Rapisarda nel gruppo trasmetteranno valori importanti, Stefano ci porterà novità e tante cose importanti. Il ritiro a porte aperte? Non sono abituato, non ho problemi a far vedere gli allenamenti ai tifosi: credo sia importante far percepire l’entusiasmo della piazza ai ragazzi. Ne parleremo sicuramente con la società: non credo ci siano problemi. Programma del ritiro? Ad oggi al ritiro saremo 20 e aggreghermeo sicuramente dei giovani: m’incontrerò con mister Zeoli perchè credo molto nella collaborazione col settore giovanile e veder esordire ragazzini è sempre una soddisfazione. Per quanto riguarda le amichevoli, se ne sta occupando il direttore Laneri: non è facile trovare sfide in zona di categoria.

Grella: “Abbiamo voluto fortemente Tabbiani. Lodi e Russotto? Scelte difficili”

Serietà e compostezza.

Il Vincenzo Grella 2023-2024 è lo stesso lasciato dopo il trionfale campionato di Serie D.

Gli obiettivi nella testa del vice presidente ed amministratore delegato rossazzurro italo-australiano sono chiari ed ambiziosi.

“Abbiamo scelto Tabbiani perchè siamo consapevoli delle sue qualità e delle sue capacità – ha esordito – Siamo sicuri che farà un gran lavoro. Bresciano? Mark Bresciano è in Australia, sta portando avanti quello che fa tutti i giorni. Quando sarà il momento giusto lo annunceremo. Per il momento abbiamo tantissime cose da fare, il suo ingresso è solo una questione tecnica su cui sono molto sereno. Insieme al presidente Pelligra stanno facendo un grande lavoro dietro le quinte per garantire un grande futuro al club”.

Il discorso poi devia inevitabilmente sulle scelte di mercato, con l’accento posto soprattutto sugli addii eccellenti di Russotto e Lodi.

“Russotto e Lodi? Abbiamo fatto una valutazione insieme a Laneri su delle caratteristiche che cercavamo, su degli atteggiamenti che volevamo vedere tenendo conto anche della volontà di costruire una squadra con prospettiva di crescita. Cosi abbiamo fatto una valutazione su tutta la rosa e non era semplice dopo un anno straordinario vissuto con questi ragazzi. Questo purtroppo fa parte del nostro lavoro, del nostro mestiere: ma sono decisioni che il club deve prendere e siamo responsabili delle scelte che facciamo. Il prossimo capitano? Non abbiamo ancora deciso, poi allenatore e direttore sportivo faranno delle valutazioni e insieme a me e al presidente decideremo il futuro capitano”.

Grella: “L’obiettivo è costruire una rosa competitiva e lottare fino alla fine”

Il Catania dovrà lottare fino alla fine per vincere il campionato.

Parole e musica firmate Vince, con un occhio sempre rivolto ai conti e alla sostenibilità per garantire un futuro solido al Catania FC.

“Il nostro obiettivo? Vogliamo una rosa competitiva, che lotti fino alla fine per la promozione. Vogliamo una squadra che sia inizio di un progetto che duri nel tempo. Noi vogliamo i risultati ma dobbiamo anche iniziare a costruire affinchè questo club duri nel tempo. E’ una responsabilità importante verso il futuro, per tutto quello che è accaduto al club. Vogliamo spendere il giusto, abbiamo responsabilità anche verso la famiglia Pelligra. Pensare al futuro e non soltanto rincorrere il risultato della domenica: la squadra, però, non ho dubbi che sarà competitiva. Lo stadio “Massimino”? Dopo una lunga attesa per l’annuncio dell’allenatore, oggi credo che bisogna parlare della squadra e dell’allenatore. La questione stadio verrà affrontata nel momento opportuno. Stesso discorso vale per la campagna abbonamenti, comunicheremo a breve quanto necessario. Laneri? Sono contento del suo lavoro,lavora 24 ore al giorno senza contare domeniche e feste. Lo fa perchè vuole costruire una squadra forte che renda orgogliosa la città quando si presenta in campo”.

Pelligra; “Catania sarà orgogliosa del suo club”

Poche parole, ma di grande effetto, quelle del presidente Ross Pelligra.

Il numero uno rossazzurro ha ribadito ancora una volta la base del progetto: ossia quello di rendere grande il Catania nel breve e nel lungo termine.

“Lo stadio e il centro sportivo? A livello di strutture ci vuole tempo – le parole dell’imprenditore siculo-australiano – Stiamo pensando al centro sportivo, stiamo valutando insieme al mio team. Prenderemo delle decisioni, abbiate pazienza e lo vedrete. Che tipo di presidente sono? Come presidente è importante delegare la mia opinione, ho assunto persone capaci che sanno fare alla grandissima il loro lavoro. Per un club come il Catania è importante che tutti mettano un mattoncino: ho dei campioni con cui lavoro, a ognuno il suo compito. I tifosi per noi sono importanti: il nostro obiettivo è quello di essere un club “family oriented”, ossia una società orientata alle persone e alle famiglie in generale. Concludo dicendo che abbiamo una grande squadra, stiamo lavorando sodo. La città di Catania sarà orgogliosa: ci godremo insieme i risultati sperati”.

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Foto di Davide Anastasi