Al centro del suo discorso anche la distinzione tra migranti irregolari e traffico di esseri umani, mentre ha dedicato poco spazio allo scontro attuale tra politica e magistratura.
“Questo è l’incarico più importante della mia carriera”. Lo ha dichiarato Francesco Curcio assumendo l’incarico di procuratore della Repubblica a Catania. “Sono felice di essere qui, cercherò di svolgere il mio compito confrontandomi. È assurda la figura di un uomo solo al comando”.
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Al centro del suo discorso d’insediamento anche la distinzione tra migranti irregolari e traffico di esseri umani, mentre ha dedicato poco spazio allo scontro attuale tra politica e magistratura. Curcio ha definito Catania “una città stimolante”.
Francesco Curcio fa quadrato: l’ufficio di Procura è una squadra
La Sala delle Adunanze del Tribunale di Catania era gremita per l’insediamento dell’ex procuratore di Potenza, che ha esordito ringraziando Carmelo Zuccaro e l’ex procuratrice facente funzioni Agata Santonocito: “Per loro provo ammirazione, spero di non farli rimpiangere”. L’ufficio del neo procuratore catanese è aperto alla collaborazione piena per la gestione del territorio.
“È più saggio in questo momento dire quale sarà il mio metodo di lavoro. La nuova circolare del CSM sull’organizzazione degli uffici di Procura è pienamente la benvenuta. Praticavo il principio di partecipazione e confronto prima della sua attuazione. Non si possono conciliare le attività di controllo del territorio senza coinvolgere chi è in prima linea. L’ufficio di Procura è una squadra; è assurda la figura di un uomo solo al comando. Sarò contento di lavorare con tutti, tranne con chi è geloso del proprio ruolo e pensa di prendere iniziative solitarie”.
Sui migranti Catania è una delle procure migliori in Europa
La posizione del nuovo procuratore di Catania, Francesco Curcio, sui migranti e sui centri di permanenza per i rimpatri è nota. Lo scorso gennaio, da procuratore di Potenza, pronunciandosi su 35 casi di maltrattamenti di migranti ospiti in Italia che hanno portato agli arresti domiciliari di un ispettore di Polizia, Francesco Curcio ha affermato che “sulla gestione dei CPR è in gioco la credibilità dello Stato”. Da Catania, insediandosi, ha aggiunto: “Un conto sono i migranti clandestini, un conto sono le vittime di tratta di esseri umani. È riconosciuto a livello internazionale che la Procura di Catania è una delle migliori d’Europa su questo tema. L’Italia ha sottoscritto nel 2006 il trattato di Dublino sui migranti, che prevede il contrasto e la punizione dei trafficanti e, allo stesso tempo, l’assistenza a chi è vittima di tratta”.
Scontro magistratura-politica, Curcio: “I politici hanno un ruolo più alto”
Nel discorso d’insediamento del procuratore Francesco Curcio a Catania, c’è stato poco spazio per le polemiche, del momento che continuano ad alimentare tensioni tra politica e magistratura, specialmente sui temi dell’immigrazione. “Ognuno deve svolgere il suo compito – ha dichiarato il neo procuratore – a noi spetta il compito di interpretare le leggi, che hanno una loro gerarchia: facciamo riferimento alla Costituzione, ai trattati internazionali, alle leggi dello Stato, a quelle regionali e dobbiamo mettere insieme questo “puzzle”. La politica ha un compito più alto del nostro perché deve dare il giudizio politico; però questo non vuol dire che noi dobbiamo venire meno al nostro lavoro”.
Andando via dalla Sala delle Adunanze Francesco Curcio ha portato via il segnaposto con suo nome e cognome. Il neo procuratore si è insediato a oltre 100 giorni dalla sua elezione, ottenendo l’anticipato possesso, in attesa della sentenza del TAR e anche dell’atto ufficiale da parte del Ministero della Giustizia. A chi ha evidenziato che per questa nomina avesse lottato, il procuratore ha risposto “ho fatto solo domanda”, e sulle vicende che stanno caratterizzando il suo arrivo all’ufficio della procura a Catania ha commentato: “Decideranno i giudici”.