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Catania, dai futuri polmoni verdi in centro storico ai progetti per il Lungomare: parla Parisi

Catania, dai futuri polmoni verdi in centro storico ai progetti per il Lungomare: parla Parisi
L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Sergio Parisi

L’assessore ai Lavori pubblici del comune etneo interviene ai microfoni del QdS

CATANIA – Numerosi cantieri aperti in città, in centro come in periferia. Lavori destinati a cambiare il volto della città e il rapporto tra questa e la cittadinanza. Come spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Sergio Parisi, nell’illustrare appena alcune delle opere che, a breve, vedranno la luce a Catania. “La città è effettivamente interessata da numerosi cantieri, molti in corso e altri in avvio – afferma il titolare della delega ai Lavori pubblici e alle Politiche comunitarie – . Partirei dai lavori su Corso Sicilia e, soprattutto, sull’area di piazza della Repubblica: oggi il colpo d’occhio è evidente, da via Pino fino a piazza Grenoble, dove si sta delineando in maniera uniforme quello che diventerà il Parco della Repubblica”. Un intervento complesso, sottolinea Parisi, “con un esproprio portato avanti in tempi rapidi grazie anche al lavoro del Consiglio comunale – prosegue – e con la bonifica dell’area che ha comportato la rimozione di grandi quantità di rifiuti accumulati negli anni”.

Non solo: a poca distanza da quello che sarà il Parco della Repubblica, un’altra area verde completamente riqualificata vedrà la luce. “Un altro cantiere in fase di completamento è infatti quello di piazza Turi Ferro, che sarà consegnata entro ottobre – assicura l’assessore. I sopralluoghi degli ultimi giorni hanno confermato la bellezza del progetto, che valorizzerà il centro storico rendendolo più verde e vivibile”.

Parisi si sofferma poi su altri interventi meno “visibili” ma estremamente importanti, come quelli che interessano Palazzo degli Elefanti “che restituiranno agli antichi splendori un edificio simbolico per la nostra comunità” o quelli relativi al Castello Ursino che “procedono bene – dice ancora Parisi: parliamo di un monumento che rappresenta l’identità dei catanesi, capace di resistere nei secoli alla colata lavica e ai terremoti, e che oggi stiamo valorizzando ulteriormente”.

Sei asili nido in costruzione

E ancora asili nido – grazie ai fondi del Pnrr il Comune ne sta costruendo sei. Il recupero di alcuni impianti sportivi, a cominciare dal Palanesima, che “sarà consegnato a giugno – comunica l’assessore: un’opera importante non solo per il quartiere ma per tutta la città, attorno alla quale nasceranno nuove aree sportive immerse nel verde e collegate direttamente con la stazione metro”. Tanti cantieri aperti riguardano, poi, l’emergenza abitativa, con i lavori alla Torre di San Teodoro, “che offrirà 72 nuovi alloggi in collaborazione con lo Iacp. A seguire, partiranno gli interventi per la seconda torre su viale Biagio Pecorino, con altri 72 appartamenti. Sempre a Librino – afferma l’assessore – un altro progetto finanziato con il Pnrr porterà alla realizzazione di ulteriori 64 alloggi”.

La situazione del Lungomare

Il rappresentante della giunta comunale parla poi del Lungomare, del progetto che prevede la realizzazione di una viabilità alternativa – realizzata solo in parte – con la “liberazione” dalle auto da parte del fronte mare cittadino e la riqualificazione del borgo marinaro di Ognina. “Sul progetto che interessa il lungomare – dice Parisi – siamo davvero a buon punto. Il primo tratto, da piazza Mancini Battaglia a piazza Nettuno, ha rispettato il cronoprogramma: abbiamo concluso il concorso di progettazione con un progetto di grande qualità e, subito dopo, il bando di gara per i lavori, che si è chiuso di recente con l’aggiudicazione alla ditta esecutrice. Parallelamente – prosegue – stiamo portando avanti anche gli interventi che offriranno un’alternativa di mobilità al Lungomare. In questo senso, abbiamo appena approvato in giunta la delibera con il progetto esecutivo per il completamento di via Barraco, nel tratto che collega via del Rotolo con la circonvallazione”.

La Zona indistriale, croce e delizia di Catania

Infine la Zona indistriale, croce e delizia di Catania, per la quale sono attesi da tempo lavori di messa in sicurezza e riqualificazione. “Rappresenta una delle aree più strategiche della città e dell’intero Paese – conferma Parisi -. Ho accompagnato più volte il sindaco a Palermo proprio per affrontare questo tema e il risultato è stato molto positivo: abbiamo ottenuto 50 milioni di euro destinati alla zona industriale di Catania, un traguardo importante per il primo cittadino e per tutta l’amministrazione” continua ancora Parisi, che ringrazia l’assessore regionale Edy Tamajo “che – dice – ha accolto le istanze e le ragioni presentate dal sindaco, riconoscendo il valore di un’area industriale tra le più importanti d’Italia”.

Tante le opere pubbliche avviate

Tanta carne al fuoco, dunque. Tante opere pubbliche avviate, alcune immaginate durante la precedente amministrazione che ha visto Sergio Parisi ricoprire la carica assessoriale con le medesima delega alle Politiche comunitarie. Una continuità amministrativa che, evidentemente, ha pagato. “Ha certamente favorito questo percorso – conferma il delegato del sindaco Trantino – permettendoci di utilizzare al meglio i fondi comunitari. È anche grazie a questo lavoro che oggi Catania è considerata tra le città più virtuose, con progetti innovativi e concreti che stanno dando frutti visibili”.

Un risultato ottenuto anche grazie alla squadra e alla possibilità di assumere personale. “In questi anni siamo riusciti a intercettare risorse che ci hanno permesso di assumere, seppur spesso a tempo determinato, tecnici che hanno dato un contributo fondamentale alla realizzazione di tanti progetti – sottolinea Parisi – ed è evidente che abbiamo bisogno di ulteriori figure tecniche per proseguire il lavoro avviato. In questo senso, a breve, grazie al programma CapCoe, arriveranno 10 nuovi tecnici che rafforzeranno la nostra squadra”. Per la quale Parisi spende parole importanti. “Il lavoro portato avanti dalla Direzione Lavori pubblici è sotto gli occhi di tutti, ma il risultato più importante è stato il gioco di squadra con la Direzione Politiche comunitarie – evidenzia -. Non è un caso che l’ingegnere Finocchiaro diriga entrambe le strutture e che io stesso abbia deleghe che si integrano perfettamente”.