L’amministrazione comunale gioca d’anticipo per aprire già nel mese di giugno le piattaforme di Ognina e San Giovanni li Cuti: previsti meccanismi sanzionatori e premiali per provare a evitare ritardi nei lavori
CATANIA – Un solarium nella zona di Ognina, davanti, come da tradizione, all’Istituto nautico; un altro nella spiaggetta di San Giovanni li Cuti, dove sarà allestita anche l’attrezzatura necessaria per consentire la fruizione del mare anche ai disabili. È questa l’offerta che l’amministrazione comunale di Catania farà a quanti, tra residenti e turisti, vorranno godere della scogliera etnea. Il progetto, che era stato già annunciato a inizio mese, sarà al centro di una gara d’appalto che servirà a individuare la ditta che si occuperà della fornitura dei materiali nonché della realizzazione delle strutture e, infine, anche dello smontaggio dei due solarium.
“Si tratta di opere stagionali e che quindi verranno smontate e rimosse alla fine della stagione balneare estiva. La struttura portante del solarium è composta da giunti e tubolari in acciaio – si legge nella parte introduttiva del capitolato speciale d’appalto –. Il piano di calpestio è costituito da tavolato ligneo di dimensioni 10-12 centimetri con uno spessore non inferiore a 2,5 centrimetri. Questo materiale è stato scelto per le sue caratteristiche di resistenza, durabilità e comfort per i bagnanti”. Per quanto riguarda i punti di ingresso in mare viene specificato che “le rampe con pendenza inferiore all’otto per cento e le scale di accesso al mare saranno anch’esse realizzate con struttura portante in tubi e giunti e con pavimentazione in tavolato ligneo. Al fine di evitare continui interventi di manutenzione, i gradini terminali delle scale saranno in grigliato metallico”.
Il valore dell’appalto è di 450mila euro, dei quali quasi 349mila costituiranno la base d’asta. Le somme per finanziare le opere arrivano dalle entrate relative alla tassa di soggiorno. “L’amministrazione comunale ha l’obbligo di utilizzare le somme derivanti dalle entrate della tassa di soggiorno secondo le finalità previste dalla legge ai sensi delle disposizioni previste dall’articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23”, viene ricordato nella determina con cui è stato approvato il quadro economico.
I solarium progetto fondamentale per il Comune di Catania
Per Palazzo degli Elefanti, i solarium sulla scogliera restano un progetto fondamentale per valorizzare la stagione estiva cittadina. “Negli ultimi anni l’iniziativa ha avuto particolare apprezzamento tra i cittadini e i turisti, vista anche la complementarità con l’attivazione e gestione delle spiagge libere comunali – si legge nel provvedimento –. La presenza della piattaforma a Ognina e il miglioramento dei servizi relativi alla piattaforma ed alla passerella per utenti con disabilità nel caratteristico borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti, con la sua famosa spiaggia nera, costituiscono un importante ruolo in termine di fruibilità del mare, a pochi passi dalla città”. La presenza delle piattaforme vengono inoltre ritenute anche un “elemento capace di incidere sulla percezione del livello qualitativo ricevuto durante il periodo di soggiorno, perfino per i numerosi croceristi che visitano la città”.
Per quanto riguarda la tipologia di gara, la direzione Ecologia ha optato per una procedura negoziata senza bando. La scelta della ditta a cui affidare i lavori, comprensivi della manutenzione delle strutture per tutta la stagione balneare, avverrà sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. Considerato il valore dell’appalto – inferiore al milione di euro – la normativa in vigore prevede la possibilità di invitare anche soltanto cinque imprese.
La realizzazione dei solarium dovrà avvenire entro il 26 maggio
Il capitolato prevede che una volta firmato il verbale di consegna dei lavori, la ditta incaricata avrà 53 giorni di tempo per completare le opere. La realizzazione dei solarium dovrà comunque avvenire entro il 26 maggio. E se così non fosse? In questo caso il capitolato prevede l’applicazione di una serie di penali. “Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere – viene specificato – per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’1,5 per mille dell’ammontare netto contrattuale. La penale, nella stessa misura percentuale, trova applicazione anche in caso di ritardo nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi; nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori; nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati”. Nel complesso l’importo delle penali non può superare il valore del dieci per cento del contratto.
Allo stesso tempo, per incentivare l’impresa a operare nel più breve tempo possibile, ma a patto di fare tutto a regola d’arte, è previsto anche un meccanismo premiale. “Nel caso di ultimazione dei lavori in anticipo rispetto al termine fissato contrattualmente è riconosciuto un premio di accelerazione per ogni giorno di anticipo. Il premio è determinato nella misura dell’1 per mille dell’importo contrattuale per ogni giorno di anticipo ed è corrisposto – viene sottolineato – a seguito dell’approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo”.