Musumeci (Ugl): “A Catania ancora elevato il numero dei non vaccinati. Si rischia il caos”. Attanasio (Cisl): “Servono decisioni equilibrate”
CATANIA – Cresce la preoccupazione per il green pass obbligatorio per i lavoratori. La norma scatta oggi per aziende pubbliche e private e i sindacati lanciano l’allarme sulle potenziali criticità che l’applicazione della legge potrebbe causare. Come spiega il segretario dell’Ugl.
“Siamo stati sempre favorevoli all’introduzione del ‘Green pass’ e abbiamo sin dall’inizio sostenuto l’importanza e la necessità della campagna vaccinale, ma abbiamo il timore che questo giro di vite voluto dal Governo Draghi si tramuti in un cortocircuito capace di danneggiare l’economia, la ripresa e non dare alcun impulso alle vaccinazioni – dice il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci –. Si rischia seriamente un muro contro muro che, a nostro avviso, non porterà da nessuna parte, se non ad un caos”.
Il sindacato punta l’attenzione sul fatto che a Catania, “sebbene la percentuale dei soggetti vaccinati stia lentamente aumentando, è purtroppo ancora elevato il numero di coloro che non si sono vaccinati e, per ottenere il documento, dovrà fare ricorso al tampone rapido o molecolare a pagamento – sostiene Musumeci. Ci allarma particolarmente il fatto che, da qui al termine dello stato di emergenza, interi settori produttivi ed economici anche del territorio etneo, oltre che i cittadini stessi, possano subire gravi danni. Questo perché le regole imposte, pur di non attuare l’obbligo vaccinale, non guardano alle reali esigenze del mondo del lavoro”, aggiunge.
Anche la Cisl interviene sulla questione, dopo aver annunciato la partecipazione alla manifestazione di domani a Roma dopo l’assalto alla Cgil, evidenzia come la questione potrebbe sfuggire di mano. “Continueremo a chiedere al governo – sottolinea Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea – che sul green pass, che coinvolge una platea considerevole di lavoratori e comporta evidenti difficoltà pratiche, e sull’obbligo delle vaccinazioni si esprima con chiarezza perché è in gioco una partita di democrazia nel Paese. Occorre guardare con attenzione anche a questi lavoratori ed evitare lo scontro e la lacerazione sociale del Paese e nei territori, specie in quelli che vivono condizioni economiche e occupazionali allarmanti”.
“Se è vero, com’è vero, che il certificato verde è una garanzia sanitaria anche per gli altri lavoratori – prosegue – è altrettanto vero che bisogna confrontarsi con la realtà quotidiana e occorrono misure e decisioni equilibrate e non penalizzanti”.
Intanto si fanno tangibili le novità che scattano oggi: in aeroporto infatti potrà accedere chiunque. Non occorrerà più dunque possedere la carta d’imbarco: passeggeri, accompagnatori, visitatori, fornitori e tutti i soggetti che a qualunque titolo debbano o vogliano recarsi nel terminal aeroportuale, potranno dunque accedere in aerostazione e circolare liberamente, purché dotati di Green Pass.
La certificazione verde verrà controllata in ingresso, a tutti, tramite apposita App. Contestualmente all’apertura al pubblico, saranno anche rimosse le barriere di separazione tra le aree arrivi e partenze e all’interno delle stesse. Decadono anche le limitazioni orarie per i passeggeri in partenza, che potranno quindi accedere in aerostazione in qualsiasi orario.