Catania, il resoconto 2022 dei Carabinieri: 1947 arresti e 6121 denunce

Catania, il resoconto 2022 dei Carabinieri: 1947 arresti e 6121 denunce

Catania, il resoconto 2022 dei Carabinieri: 1947 arresti e 6121 denunce

Redazione  |
martedì 03 Gennaio 2023

I Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno reso noto il rendiconto sulle attività d'indagine compiute nell'anno 2022

I Carabinieri del comando provinciale di Catania, presenti sul territorio con 9 compagnie, 2 tenenze, 61 stazioni, in collaborazione con i reparti speciali, nel corso del 2022 hanno identificato 163.307 persone e controllato 107.683 veicoli. Sono state oltre 23 mila le chiamate giunte direttamente alle Centrali Operative dislocate su tutta la città metropolitana o tramite il 112. Tra le attività esterne svolte, anche 229 servizi coordinati volti ad assicurare l’ordinato e decoroso svolgimento della “movida”, tanto nei centri storici quanto in periferia, per consentire alla popolazione di ogni fascia d’età, una serena e sicura fruibilità di piazze, zone verdi ed aree pedonali. Un impegno costante è stato anche rivolto al controllo della circolazione stradale, al fine di tutelare l’incolumità e sicurezza degli utenti, contenere l’incidentalità e disciplinare gli automobilisti più irresponsabili.

Oltre 6 mila denunce e quasi 2 mila arresti

Sono state quindi elevate 10.658 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di oltre 5,6 milioni di euro, in particolare per la mancata copertura assicurativa, l’uso del telefono durante la guida e il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza. Inoltre, l’Arma dei carabinieri di Catania, in perfetta sinergia con l’autorità giudiziaria, ha perseguito 28.886 reati, denunciando in stato di libertà 6.121 persone e traendo in arresto 1.947 indagati. La lotta ai fenomeni criminali connessi agli stupefacenti, ai reati predatori, a quelli ambientali e all’indebita percezione del “Reddito di Cittadinanza”, tra le principali attività svolte.

Le indagini sulla criminalità organizzata

In tema di lotta alla criminalità organizzata, le continue manovre investigative poste in essere dal comando provinciale di Catania hanno permesso di colpire trasversalmente la quasi totalità dei “clan” tuttora attivi nell’area catanese e di raccogliere “tasselli” preziosi per la comprensione delle attuali dinamiche malavitose. Sono quindi stati tratti in arresto oltre 80 indagati tra elementi di spicco ed affiliati ai vari sodalizi criminali, nonché sequestrati, sottraendoli alla disponibilità delle consorterie mafiose, 273 armi tra pistole, fucili e coltelli, più di 164 chilogrammi di sostanze stupefacenti e beni patrimoniali per un valore di oltre 7,3 milioni di euro. Sempre in relazione al contrasto alla criminalità organizzata, nel corso dell’anno sono state ulteriormente chiarite le dinamiche criminali sottese ad alcuni omicidi, come quello di Marco Leonardo (2016) e di Francesco Calcagno (2017), i cui approfondimenti investigativi hanno portato all’arresto di un Assessore del Comune di Palagonia. Sono stati infine catturati due esponenti di spicco di altrettanti gruppi mafiosi, entrambi ricercati poiché responsabili di traffico di stupefacenti, ovvero Salvatore Scavone, all’epoca reggente del gruppo Nizza della famiglia Santapaola-Ercolano, decisosi a collaborare con la giustizia dopo l’arresto e Antonino Trentuno, elemento di spicco del gruppo di San Cocimo della stessa famiglia, individuato fuori dalla Sicilia anche grazie al sinergico scambio informativo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Le indagini sulle violenze di genere

L’impegno dell’Arma in tale settore si è poi sviluppato anche attraverso le attività di prevenzione del condizionamento mafioso nell’economia legale. Al riguardo, è stato avviato un monitoraggio preliminare degli investimenti e delle progettualità connessi ai finanziamenti che giungeranno nell’ambito del Pnrr -Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al fine di scongiurare qualsiasi tipo di infiltrazione. Massima attenzione dell’Arma è stata inoltre posta al grave fenomeno della violenza di genere, riguardo al quale è stata registrata una rinnovata fiducia delle vittime a rivolgersi alle stazioni carabinieri. Nel corso dell’ultimo anno, i carabinieri hanno infatti acquisito più di 500 denunce, consentendo ai militari di ottenere sempre maggiori risultati nello specifico settore, con oltre 90 arresti in flagranza, 516 denunce in stato di libertà e 220 misure cautelari eseguite su disposizione dell’autorità giudiziaria. In tale ambito, merita di essere evidenziata la collaborazione dell’Arma con l’Associazione soroptimist International – Club di Catania, per la realizzazione di due stanze dedicate all’accoglienza di chi ha subito delle violenze di genere, inaugurate il 25 novembre 2016 ed il 25 novembre 2022, rispettivamente presso le stazioni carabinieri di Catania piazza Verga e di Mascali, luoghi in cui numerose donne hanno trovato il coraggio di dire basta alla violenza.

“La cultura della legalità”

Non solo contrasto ai reati ma anche vicinanza al cittadino, al fine di rendere più solido il vincolo che lega i carabinieri alla popolazione. In tale ambito, sono state organizzate una serie di iniziative volte al rafforzamento ed alla diffusione della “Cultura della Legalità”, soprattutto tra i più giovani. Un investimento per il futuro realizzato attraverso numerose attività didattiche e incontri con gli studenti delle scuole della provincia di ogni ordine e grado, durante i quali i carabinieri sono saliti in cattedra per fornire consigli e illustrare i peculiari aspetti della propria organizzazione. Una corsia preferenziale è stata poi riservata alle iniziative a tutela dei cittadini più vulnerabili. In tal senso, l’Arma di Catania ha promosso una serie di incontri che si sono tenuti – e continueranno a tenersi – presso le parrocchie, i centri di aggregazione e nelle RSA della provincia etnea, per sensibilizzare i partecipanti sui pericoli connessi alle truffe ai danni delle persone anziane.

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