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Catania, in migliaia ai funerali di monsignor Gaetano Zito

Catania, in migliaia ai funerali di monsignor Gaetano Zito

Un lungo applauso ieri all’uscita del feretro dalla Cattedrale ha testimoniato l’affetto della città per l’uomo di cultura ma anche per il sacerdote che tanto aveva saputo dare, da parroco, ai giovani del difficile quartiere di Monte Po

Un lungo applauso ieri all’uscita del feretro dalla Cattedrale di Catania, affollata di persone con gli occhi lucidi.

Questo l’ultimo tributo a monsignor Gaetano Zito, che non era semplicemente il vicario episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi, ma un punto di riferimento per tantissimi ambienti, sia culturali che sociali, della città etnea e non solo.

La salma di monsignor Zito, stroncato a sessantacinque anni da un male incurabile, era giunta in corteo nel Duomo dopo essere rimasta nella giornata di ieri nella camera ardente allestita nella chiesa di San Benedetto in via dei Crociferi.

Catania, in migliaia ai funerali di monsignor Gaetano Zito

La Cattedrale era gremita, durante la concelebrazione della cerimonia funebre, presieduta dall’arcivescovo Metropolita di Catania, monsignor Salvatore Gristina, e alla quale ha preso parte non solo tutto il clero catanese, ma tutti i vescovi della Sicilia.

Catania, in migliaia ai funerali di monsignor Gaetano Zito

Monsignor Gristina, commosso, ha tratteggiato la figura umana di Zito, sottolineando come avesse saputo “impreziosire la sua vita e il suo servizio umano e cristiano con una fecondità straordinaria, anche nella malattia e nella sofferenza”.

Tra i momenti più toccanti della cerimonia, il ringraziamento della sorella e il messaggio che lo stesso monsignor Zito aveva voluto scrivere, letto in Cattedrale da monsignor Alfio Russo, parroco di Fleri.

Catania, in migliaia ai funerali di monsignor Gaetano Zito

Monsignor Zito, da diversi mesi era ammalato e per le sue condizioni di salute aveva dovuto diradare i suoi impegni ecclesiastici e soprattutto culturali.

La sua brillante carriera si era aperta con il Dottorato in Storia Ecclesiastica ottenuto nella Pontificia Università Gregoriana e il Diploma in Archivistica e in Biblioteconomia nelle scuole Vaticane ed era proseguita con studi e pubblicazioni su argomenti di storia e di archivistica.

Aveva insegnato Archivistica speciale nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Catania ed era stato ordinario di Storia della Chiesa e di Metodologia dello studio e della ricerca nella Facoltà Teologica di Sicilia, nello Studio Teologico San Paolo di Catania. Aveva guidato quest’ultima istituzione come preside per quattro mandati, dal 1999 al 2005 e dal 2008 al 2014.

Presidente dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica, con sede in Vaticano, era stato membro del Consiglio di Presidenza dell’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa.

Era stato inoltre direttore dell’Archivio Storico Diocesano e della Biblioteca del Seminario Arcivescovile, rettore della Chiesa di San Nicolò l’Arena e cappellano del Monastero di San Benedetto.

Ma sui social, monsignor Zito, ordinato sacerdote nel 1977, restava “don Gaetano”, il coraggioso parroco di uno dei quartieri più degradati di Catania, Monte Po, che con polo, jeans e ray ban – negli anni Ottanta, quelli dei cento morti ammazzati dalla mafia ogni anno a Catania – girava per le strade portando a tutti un sorriso e una parola di conforto.