Con l’estensione di bar e ristoranti su strada, si sono ridotti i già pochi stalli in centro storico. Per i residenti è un incubo, gli esercenti chiedono una task force per nuovi posti auto
Aree parcheggio in città al centro del dibattito cittadino. L’aumento delle zone pedonali e la concessione, da parte dell’amministrazione comunale, di ulteriore suolo pubblico su sede stradale agli esercizi commerciali per sostenerne l’attività in questo periodo prolungato di crisi, ha provocato la perdita di numerosi stalli riservati soprattutto ai residenti del centro storico. Facendo di fatto precipitare la situazione. È quanto denuncia Roberto Tudisco, rappresentante di Unimpresa, che chiede all’amministrazione comunale di pensare a una task force per individuare aree nelle vicinanze della Ztl e costruire parcheggi attraverso il sistema del Project financing.
“La gente oggi, nel cuore di Catania, lascia la macchina sui marciapiedi, in doppia fila, sugli stalli per disabili. Vogliamo essere civili? Facciamo i parcheggi”, afferma Tudisco, responsabile Pubblici Esercizi Unimpresa Assoesercenti, che sottolinea come la volontà di realizzare queste infrastrutture sia sposata dalla maggioranza di imprenditori e residenti del centro. “Nel corso delle ultime tre amministrazioni – aggiunge – si è pensato solo a chiudere strade pedonalizzando tutto il centro storico ma, raggiunto questo obiettivo, non si è mai parlato di parcheggi”. Un problema che, soprattutto in determinati periodi dell’anno secondo il rappresentante di Unimpresa, metterebbe a rischio gli incassi già magri di molti esercenti. “Bisogna intervenire per dare alle persone la certezza di trovare parcheggio – dice: siano turisti di alta fascia o famiglie con anziani e bambini. Serve un progetto che ricalchi il modello già applicato in tante altre località siciliane come Marzamemi, Ortigia e Taormina. Luoghi dove, anche durante i prefestivi o in qualsiasi altro giorno dell’anno, si può trovare parcheggio”.
Nessuna contrarietà a pedonalizzazioni o chiusure alle auto, né all’uso del mezzo pubblico, ribadisce. “Ma è innegabile – sottolinea – che nelle attività commerciali ci sia un altro tipo di utenza che raramente corrisponde al pendolare medio che viene al centro solo per lavorare. Chi ha più di 70 anni oppure necessita di un accompagnatore, come fa?”.
Tra le aree individuate da Tudisco per realizzare parcheggi c’è anche piazza Lupo, per cui chiede di riprendere il vecchio progetto che prevedeva la realizzazione di un parcheggio sotterraneo al posto dell’ex palestra. Lo stesso che, però, non vedrà la luce, come confermato dall’assessore alla Mobilità al Quotidiano di Sicilia. Giuseppe Arcidiacono ha infatti ribadito l’intenzione dell’amministrazione di realizzarvi un’area pubblica.
Altre, comunque, le zone individuate da Unimpresa: piazza Borsellino, non prima di aver eliminato gli autobus “che potrebbero essere spostati nella zona del Faro Biscari o nel parcheggio dell’azienda in via Plebiscito”, dichiara Tudisco, o piazza Carlo Alberto, per cui propone “Strisce blu dal costo fisso che comprendano pure il biglietto della navetta elettrica per raggiungere i Quattro Canti, e durino fino alle 2 del mattino seguente”.
“A noi vanno bene i controlli e le sanzioni, elevate dai nuovi vigili urbani che molto stanno facendo parlare in questi giorni, per coloro che non rispettano le regole nel centro storico – conclude – ma, contemporaneamente, bisogna dare alla gente la possibilità di parcheggiare in modo adeguato. Per fare ciò bisogna cominciare adesso a parlare subito di posteggi”. Da qui la proposta di istituire una task force composta da imprenditori, associazioni e gli assessori alla Viabilità Giuseppe Arcidiacono, al Commercio Ludovico Balsamo e al Centro Storico Michele Cristaldi.