È vero, essendo trascorse soltanto tre giornate dall’avvio del campionato appare ancora prematuro emettere verdetti. Tuttavia, i primi 270 minuti del torneo hanno già fornito indicazioni importanti sul cammino di Catania, Trapani e Siracusa, le tre formazioni siciliane impegnate nel girone C di Serie C. I rossazzurri di mister Toscano sembrano, per il momento, non avere punti deboli: 3 vittorie su 3, 11 reti realizzate, 0 subite e primo posto in solitaria in classifica a punteggio pieno. Numeri da record, da corazzata, che fanno sognare a tutto il popolo dell’Elefante una cavalcata incontrastata verso la B. Positivissimo anche l’inizio di stagione del Trapani che, con due pareggi ed un successo, ha di fatto annullato la maxi penalizzazione di 8 punti, portandosi a -1 con il mirino puntato adesso verso le zone più nobili della graduatoria. Discorso drammaticamente inverso per il Siracusa di Turati, purtroppo ancora fermo al palo e reduce da ben 3 sconfitte consecutive.
Il Catania vola
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Ed il Catania di Mimmo Toscano non ha iniziato bene, ma benissimo. I rossazzurri si sono sbarazzati con relativa facilità di Foggia, Cavese e Monopoli, lanciando un messaggio chiaro alle dirette concorrenti per la lotta alla promozione, Benevento e Salernitana in primis. Come scritto in apertura, i dati delle prime giornate sono impressionati: 11 gol fatti, tre “Clean sheet” e 9 punti messi in cascina su 9 a disposizione. Gli etnei sono riusciti ad andare a segno con ben 7 marcatori differenti – Cicerelli (2), Forte (2), Ierardi (2), Lunetta (2), Donnarumma, D’Ausilio ed Aloi – conquistando anche 4 calci di rigore. Segno di una squadra dal potenziale offensivo devastante, capace di arrivare agevolmente all’interno dell’area avversaria. Ciò che colpisce, però, del Catania è la solidità. Capitan Di Gennaro e compagni appaiono compatti ed equilibrati in campo, riuscendo nello stesso tempo ad esprimere un calcio gradevole da guardare. Che dire poi di Andrea Dini, in piena modalità Superman tra i pali, che nelle poche occasioni concesse fin qui dalla retroguardia rossazzurra ha sfoderato parate sensazionali, per non dire miracoli, come la prodezza su Fall nell’ultima gara al “Massimino”. Attenzione ai voli pindarici, tuttavia, perché la strada da percorrere è ancora lunga. Il prossimo ostacolo si chiama Cosenza e, al “San Vito-Gigi Marulla”, l’obiettivo non potrà che essere il poker per provare un primo accenno di fuga: i presupposti per un campionato esaltante ci sono tutti.
La risalita del Trapani
La maxi penalizzazione comminata in estate dagli organi di giustizia sportiva sembrava aver messo irrimediabilmente in salita il campionato del Trapani, punito da un pesante -8 per le irregolarità economico-amministrative commesse dalla società nel corso dell’annata 2024-2025. Ribaltando ogni pronostico, invece, i ragazzi di Sasà Aronica hanno già praticamente azzerato il malus, portandosi dopo i primi tre turni a -1. Due vittorie ottenute nei match con Sorrento (1-2) e Latina (6-0), in aggiunta al pari rimediato all’esordio a Casarano (0-0). Il bilancio è più che positivo, così come la proposta di calcio sciorinata fin qui dai granata. L’apporto di giocatori importanti per la categoria come Canotto o Grandolfo, protagonisti dell’ultimo exploit in Campania, nonchè l’entusiasmo ritrovato dalle parti del “Provinciale”, lasciano presagire una veloce e progressiva risalita, coltivando il sogno chissà di poter ambire ad un buon posizionamento in ottica play-off. La parola chiave sarà la continuità, a cominciare dal prossimo impegno casalingo in programma domenica 14 settembre con la Casertana.
Siracusa fanalino di coda
Prosegue, infine, il calvario d’inizio stagione del Siracusa. I “Leoni” hanno rimediato il terzo k.o. consecutivo, uscendo sconfitti con un pesante 3-1 dal campo dell’Audace Cerignola. Un’altra sconfitta – dunque – molto pesante, che segue quelle subite con Salernitana (1-0) e Monopoli (1-2) al “De Simone”. I tifosi azzurri avevano probabilmente messo in conto che l’avvio di campionato per la squadra di Marco Turati non sarebbe stato semplice, alla luce dei problemi legati al ritiro ed una rosa completata in ritardo dal club guidato dal presidente Ricci. I numeri, però, sono troppo brutti per essere veri: 6 reti subite in 3 gare, una media di 2 a partita, e soltanto 2 messe a segno. Urge schiodarsi da quel penultimo posto a quota zero – davanti soltanto al sopracitato e penalizzato Trapani – e farlo nel più breve tempo possibile. La società confida negli ultimi rinforzi arrivati in chiusura di mercato: gli occhi sono puntati soprattutto su Vittorio Parigini, l’elemento in grado di dar più peso e qualità al reparto offensivo, nonchè auspicabile trascinatore verso una pronta risalita in classifica.
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