Catania, la Lega entra in Consiglio. Sudano: “Io candidata sindaco? Prematuro” - QdS

Catania, la Lega entra in Consiglio. Sudano: “Io candidata sindaco? Prematuro”

Catania, la Lega entra in Consiglio. Sudano: “Io candidata sindaco? Prematuro”

sabato 18 Giugno 2022

Ieri la conferenza stampa a Palazzo degli Elefanti per presentare la costituzione del gruppo "Prima l'Italia" in Consiglio comunale

CATANIA – Prima l’Italia parte da Catania. La città etnea infatti è la prima in Sicilia in cui viene presentato il gruppo consiliare del progetto targato Lega di Salvini ma scollegato in qualche modo dal Carroccio e più legato ai territori. A Palazzo degli elefanti nasce dunque il gruppo consiliare composto dagli ex Catania 2.0, Giuseppe Gelsomino e Francesca Ricotta, insieme a Sara Pettinato. La formazione è stata presentata ieri mattina in conferenza stampa: un incontro molto partecipato che ha visto la presenza del deputato regionale Luca Sammartino, della senatrice Valeria Sudano, e dei due commissari provinciali della Lega, il sindaco di Motta Sant’Anastasia, Carrà e l’ex assessore di Catania, Fabio Cantarella. E in sala molti volti noti della politica etnea, consiglieri di municipalità ed ex consiglieri comunali, tra cui Puccio La Rosa, Erika Marco e Vincenzo Parisi.

Prima l’Italia si posizionerà all’opposizione

Con la nascita del nuovo gruppo, cambia la composizione del senato cittadino anche se Prima l’Italia si posizionerà all’opposizione. “Continueremo quanto fatto in quattro anni con un’opposizione dura ma costruttiva – dice Gelsomino. Ci sono importanti questioni su cui lavorare ma l’amministrazione le affronta in modo superficiale – continua: penso, ad esempio, al parcheggio di Piazza della Repubblica, opera che potrebbe essere utile per tutta la città ma in questi anni non è stata portata avanti”. Nessun sostegno all’amministrazione, quindi, guidata da “un arrogante vicesindaco”, come lo definisce Gelsomino. E nessun attesa di eventuali dimissioni da parte di Salvo Pogliese né di successivi commissariamenti. “Il gruppo nasce non in attesa che il sindaco si dimetta – sottolinea Sammartino – ma per prepararsi alle Regionali e crescere, a Catania come altrove”.

In tanti vorrebbero la senatrice Sudano candidata sindaco

Ma è la senatrice Sudano, che in tanti vorrebbero prossima candidata sindaca per Catania, ad affondare il colpo contro l’amministrazione. Lo fa pur sottolineando come sia prematuro pensare al cambio della guardia a Palazzo degli Elefanti. “Iniziamo da Catania, città capoluogo ma presto passeremo ai quartieri e alla provincia – dichiara. Per quanto riguarda il Comune – prosegue – abbiamo le regionali, le politiche. A Catania si vota tra un anno: è prematuro parlare di candidatura”.

“Faremo opposizione costruttiva e responsabile”

Un discorso chiaro quello di Sudano che, però, sembra parlare già quasi da candidata. “Ci tengo a precisare che, all’interno del Comune, il nostro è stato un percorso di opposizione costruttiva e responsabile. Quando siamo entrati nella Lega, ci siamo messi a disposizione del partito per entrare in maggioranza ma, dopo qualche mese, siamo stati fatti fuori dalla Giunta e ci siamo trovati nella nostra posizione naturale di opposizione. La proposta di entrare in Giunta non era accettabile – continua: siamo in una fase dove governa un vicesindaco che non è stato eletto”. Non è tutto: Sudano si sofferma anche sulla questione rimpasto: “doveva essere fatto sui temi importanti per la città – incalza – e non sulle poltrone, facendo di Catania un poltronificio dedicato ai candidati alla Regione. La città trattata con un bacino elettorale”.

Anche Fabio Cantarella non si esime dal parlare di Catania. E della Giunta di cui ha fatto a lungo parte con la delicata delega ai Rifiuti. Questione su cui si scaglia. “Rispetto a quando c’ero io – dice – questa città ha uno strumento importante che è la raccolta differenziata. Che si torni nell’emergenza nonostante gli strumenti a disposizione non è una buona notizia, anche se ci siano responsabilità a livello regionale. Occorrono gli impianti per i rifiuti differenziati – tuona. Noi, appena insediati, abbiamo avviato l’iter per un impianti di digestione anaerobica a Pantano d’Arci. Ancora oggi – conclude – questo iter è fermo e non capisco i motivi”.

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