Catania, bimbi in marcia per ripulire San Cristoforo - QdS

Catania, bimbi in marcia per ripulire San Cristoforo

redazione

Catania, bimbi in marcia per ripulire San Cristoforo

mercoledì 25 Maggio 2022

L’iniziativa del Polo educativo Spazio 47 per dare un segnale di legalità e speranza

CATANIA – Un simbolico taglio del nastro per dare il via alla Marcia della Legalità che, in occasione dei 30 anni dalla Strage di Capaci, ha visto i bambini del Polo Educativo Spazio 47 – Fondazione Èbbene-Stella Polare animare, armati di sacchetti, guanti e bacchette, le stradine di San Cristoforo – partendo da via Villascabrosa, passando per via Stella Polare, via Plaia e il Tondicello – sotto gli occhi sorpresi dei genitori e degli adulti.

Hanno fatto a gara per raccogliere più spazzatura possibile, collezionando lattine, bottigliette di plastica, pacchetti e cicche di sigarette, fazzoletti e resti di pranzi take away. “Un gesto che parte proprio dai più piccoli e che vuole coinvolgere l’intera comunità – ha dichiarato Marco Barbarossa, presidente di Spazio 47, Hub di Prossimità della Fondazione Èbbene -. Il senso di questa iniziativa, e di tante altre che realizzeremo, è riportare al centro il valore della legalità, gli insegnamenti che uomini e donne come Giovanni Falcone e Francesca Morivillo ci hanno lasciato”. L’iniziativa “1000 passi per ripulire San Cristoforo” – che si inserisce nel cartellone Capaci di Crescere, Legalità e Prossimità In Rete di Èbbene e che è stato patrocinato da Fondazione Falcone – è frutto di un lavoro con Ustep.

Subito dopo la marcia i bimbi del quartiere, le organizzazioni e i giovani si sono riuniti nel Campetto del Polo Educativo per dialogare con alcuni Testimonial di Legalità, persone che nella loro vita personale e professionale contribuiscono a generare sviluppo del territorio in chiave legalità. “È importante valorizzare e rafforzare momenti significativi come questi – ha detto Ignazio Fonzo, sostituto procuratore aggiunto -. Perché servono ad accompagnare i giovani a essere cittadini attivi e costruttori di legalità”. Un pensiero condiviso, anche quello espresso da Maria Paola Iaquinta, Dirigente scolastica Primo Circolo Didattico “Cesare Battisti”:“Serve costruire un percorso comune. Scuole, istituzioni, organizzazioni devono lavorare insieme perché lo sviluppo dei territori passi dalla formazione e dall’educazione dei giovani, senza lasciare indietro nessuno”.

La scuola dunque come spazio di formazione, di crescita, di contaminazione positiva. Perché agire la legalità significa creare comunità inclusive e garantire a tutti l’inclusione sociale, gli stessi diritti. “Le Istituzioni non devono usare due pesi e due misure, le strade di San Cristoforo devono avere la stessa dignità di via Etnea e delle altre strade del centro”, ha commentato Matteo Iannitti, attivista e giornalista de I Siciliani Giovani. “Qual è la formula contro sporcizia, discariche, degrado, povertà, disoccupazione? – ha chiesto Viola Sorbello, presidente Legambiente Catania -. La legalità. Che se va a braccetto con la sostenibilità, può rendere questa città importante”.

“Nell’educazione alla legalità le istituzioni giocano una partita fondamentale, perché hanno il dovere di agire i valori della giustizia sociale che rendono i territori liberi dalle Mafie e da qualsiasi forma di criminalità. Per questo motivo, abbiamo bisogno di andare nelle strade, dialogare con i cittadini ma soprattutto trasferire questo pensiero alle nuove generazioni”, ha aggiunto il dott. Morabito portando i saluti del Questore di Catania.

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