Legambiente evidenzia le gravi carenze della città, Arcidiacono: “Lavoriamo su Brt, pedonalizzazioni, piste ciclabili, monopattini. Siamo in dissesto, serve tempo"
CATANIA – Si infiamma la polemica. Alimentato dalla pubblicazione del rapporto Audimob che vede Catania prima in Italia per quanto riguarda l’indice di motorizzazione, ovvero di automobili in circolazione, si infuoca il dibattito sulla mobilità cittadina e sulle iniziative poste in essere dall’amministrazione comunale per invertire una situazione che vede la città etnea ancora distante dagli standard europei. Come evidenziato in più occasioni da Legambiente Catania che, recentemente, si è scagliata contro l’assessore comunale alla Viabilità, Pippo Arcidiacono, in relazione ad alcuni progetti non portati avanti, interrotti o ad alcune prese di posizione.
“Catania ancora senza Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile, nda) – scrive l’associazione – nessuna pista ciclabile realizzata, non ha ristrutturato come promesso l’unica che ha realizzato il suo predecessore, nessuna area 30, nessun bike sharing, nessuno sharing di monopattini”. Accuse che il titolare della delega alla Mobilità respinge, evidenziando come l’amministrazione stia portando avanti quanto inserito nel programma elettorale.
“Tra qualche mese queste polemiche torneranno al mittente come è normale che sia – afferma l’assessore -. Stiamo ponendo molta attenzione sull’intera questione mobilità. Abbiamo ottenuto il finanziamento per i tre parcheggi scambiatori, per fermare le macchine in periferia senza farle entrare in città. La settimana prossima, la delibera relativa alla manifestazione di interesse per il monopattino sharing arriverà in giunta”.
E in relazione al Brt: “È nel programma dell’amministrazione – dice. Stiamo studiando qual è la soluzione migliore per tutte e quattro le linee, compresa quella sul viale Mario Rapisardi”. E ancora: “Stiamo individuando le piazze per il bike sharing che sarà gestito dall’Amt – continua Arcidiacono. Per le piste ciclabili, si sta procedendo alla progettazione. Anche questo è obiettivo primario dell’amministrazione – dice, ammettendo il ritardo -. Abbiamo perso un po’ di tempo, spero di finire il prima possibile, ma devono essere realizzate su strade compatibili per questo tipo di mobilità”.
L’assessore interviene poi sulle pedonalizzazioni, altro obiettivo della giunta Pogliese, e sulla situazione, oggettivamente scandalosa, delle auto parcheggiate davanti il Castello Ursino, altro aspetto su cui è intervenuta Legambiente. “Anche la pedonalizzazione in piazza Federico di Svevia è nel programma dell’amministrazione – afferma ancora l’assessore – così come quella di via Pacini e delle zone limitrofe. I frutti del lavoro e di tutte le azioni per la mobilità sostenibile si vedranno a breve e medio termine”.
Arcidiacono percorre, dunque, punto per punto quanto messo in atto dall’amministrazione Pogliese in tema di Mobilità, sottolineando la volontà di concertare le azioni con i cittadini e i commercianti, particolarmente provati dal lungo periodo di crisi amplificato dalla pandemia, e di non calare i progetti dall’alto per evitare anche dispendiosi dietrofront.
“Chi vuole fare polemiche gratuite ha voglia – tuona, ma con me trova un muro. Io non parlo ma faccio fatti. Discutiamo, ma la polemica fa male solo alla città. Per la progettazione ci vuole tempo – conclude: qualcuno ha dimenticato che siamo in dissesto finanziario e la progettazione deve essere fatta in house. Per cui ai nostri uffici spetta progettare tantissima roba. Questa amministrazione parla con la città, condivide idee e scelte. Sono i cittadini che pagano le tasse. Pedonalizzazione e mobilità sostenibile sono nei programmi del sindaco – conclude – ma occorrono i tempi necessari perché ogni cosa venga realizzata”.