Cordoglio a Catania per la scomparsa di monsignor Gaetano Zito, vicario episcopale per la Cultura dell’Arcidiocesi etnea.
Monsignor Zito, che aveva 65 anni, da diversi mesi era ammalato e per le sue condizioni di salute aveva dovuto diradare i suoi impegni ecclesiastici e soprattutto culturali.
La sua brillante carriera si era aperta con il Dottorato in Storia Ecclesiastica ottenuto nella Pontificia Università Gregoriana e il Diploma in Archivistica e in Biblioteconomia nelle scuole Vaticane ed era proseguita con studi e pubblicazioni su argomenti di storia e di archivistica.
Aveva insegnato Archivistica speciale nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Catania ed era stato ordinario di Storia della Chiesa e di Metodologia dello studio e della ricerca nella Facoltà Teologica di Sicilia, nello Studio Teologico San Paolo di Catania. Aveva guidato quest’ultima istituzione come preside per quattro mandati, dal 1999 al 2005 e dal 2008 al 2014.
Presidente dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica, con sede in Vaticano, era stato membro del Consiglio di Presidenza dell’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa.
Era stato inoltre direttore dell’Archivio Storico Diocesano e della Biblioteca del Seminario Arcivescovile, rettore della Chiesa di San Nicolò l’Arena e cappellano del Monastero di San Benedetto.
Ma per chi lo conosceva da tempo, monsignor Zito, ordinato sacerdote nel 1977, restava “don Gaetano”, il coraggioso parroco di uno dei quartieri più degradati di Catania, Monte Po.
“Don Gaetano” – polo, jeans e ray ban – negli anni Ottanta, quelli dei cento morti ammazzati dalla mafia ogni anno a Catania, alla guida della sua 127 bianca girava di continuo per le strade di Monte Po portando a tutti un sorriso e una parola di conforto.
Seppe ridare speranza ai giovani di un quartiere che si affacciava alla ribalta nazionale perché la povertà e il degrado erano tali che vi venivano rubati persino le coperture in ghisa dei tombini.
I funerali di monsignor Zito saranno celebrati giovedì dieci ottobre alle dieci nella Cattedrale di Catania, in piazza Duomo.

