Nel Palazzo della Cultura di Catania si è svolta una conferenza di servizio promossa dall’Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione retto da Andrea Guzzardi, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni sanitarie del territorio e le associazioni impegnate nel sostegno dei bambini nati prematuri e delle loro famiglie.
L’incontro
All’incontro hanno preso parte i vertici sanitari cittadini, tra cui i direttori generali delle aziende ospedaliere Arnas Garibaldi e Cannizzaro, i referenti del Policlinico San Marco e della Città Metropolitana, insieme ai responsabili dei Dipartimenti Materno Infantili e delle terapie intensive neonatali delle strutture ospedaliere coinvolte. Presente anche l’Associazione Bambini in Crescita con il presidente Michele Tuttobene e la referente del comitato scientifico Maria Rita Rinaldi.
Nel corso dei lavori è stata evidenziata l’importanza di un’azione coordinata che metta al centro il sostegno alle famiglie, la prevenzione, la continuità educativa e l’assistenza ai piccoli pazienti, con particolare attenzione alle sequele che la prematurità può comportare. È stata inoltre sottolineata la possibilità di valorizzare, all’interno della rete di supporto, anche le strutture confiscate alla criminalità, trasformandole in luoghi di accoglienza e rinascita.
Gli interventi e il confronto
Gli interventi dei rappresentanti sanitari hanno richiamato la necessità di un impegno condiviso che agisca sul fronte preventivo ed educativo, rafforzando i percorsi scolastici e di accompagnamento alle famiglie.
Il confronto ha portato a individuare come priorità l’eliminazione delle disuguaglianze territoriali nelle possibilità di cura, la prevenzione delle gravidanze a rischio, l’umanizzazione dell’assistenza, il follow up neuroevolutivo e lo sviluppo di percorsi strutturati di cure palliative per i neonati affetti da patologie inguaribili, affinché ogni famiglia possa essere sostenuta con competenza e sensibilità.
In chiusura, l’assessore Andrea Guzzardi e il presidente dell’ABC Odv hanno condiviso l’impegno a istituire un tavolo tecnico periodico tra amministrazione, operatori e associazioni, convinti che un confronto stabile possa incidere in modo significativo sul tessuto sociale e migliorare la qualità di vita dei bambini pretermine e dei loro nuclei familiari.
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