Intervista all’assessore che fa il punto anche sulle pedonalizzazioni: niente da fare per piazza Manganelli, ma per Piazza Duca di Genova “è una concreta possibilità”. E per piazza Lupo torna l’ipotesi del parcheggio
CATANIA – Allo studio il progetto per la realizzazione dei nuovi Brt e della pedonalizzazione di alcune tra le più belle piazze di Catania. Quali novità aspettano Catania nei prossimi mesi sul piano della mobilità sostenibile, della riqualificazione del centro storico e di alcune tra le più belle piazze della città dove il barocco fa sfoggio di sé e della sua magnificenza. Sono alcuni dei temi trattati con Giuseppe Arcidiacono assessore comunale di Catania con delega alla manutenzione stradale, degli immobili, degli edifici scolastici, dei servizi cimiteriali, delle infrastrutture, zona industriale e sanità.
A che punto è il progetto per la realizzazione dei nuovi Brt?
“Abbiamo concordato con il presidente Bellavia (Amt), che lui si occupasse della progettazione dei Brt per non perdere i finanziamenti e realizzare questa opportunità di mobilità sostenibile per la città. Escludendo ‘Brt 1’ che va solo riqualificato in quanto esiste già, stiamo valutando le altre quattro tipologie di Brt. Tra queste, qualcuna ci procura qualche difficoltà…Mi riferisco al ‘Brt2’, il cosiddetto ‘Brt dei viali’, così chiamato perché attraverserebbe il viale Rapisardi, il Corso Italia fino a raggiungere Piazza Europa. In cosa consiste la difficoltà è presto detto, ossia nel fatto che il Brt inteso in senso classico non si può realizzare al viale Mario Rapisardi. è dunque per questo che si stanno cercando alternative progettuali. Riguardo, invece, agli altri tre non ci dovrebbero essere particolari problemi e presumo che i progetti potrebbero essere pronti tra qualche mese, saranno poi valutati insieme al sindaco e alla Giunta, per vedere quali poter mettere a frutto e capire i tempi di realizzazione. Ragionevolmente ritengo che entro maggio potremmo sapere quali Brt realizzare a Catania. Dei quattro previsti, credo se ne potranno realizzare tre”.
Ci sono novità circa il progetto di demolizione della palestra fatiscente di Piazza Lupo?
“Vi è stato di recente un incontro in giunta, durante il quale si è affrontato questo aspetto, ricordando che il Comune si trova ancora in dissesto e per cui non abbiamo somme da destinare per l’abbattimento di quel ‘mostro’ al centro della piazza. Si rifletteva, però, sulla possibilità di ripristinare i project financing sulla costruzione dei parcheggi interrati, uno ricadrebbe proprio su Piazza Lupo. Si potrebbe prevedere cosi una rimodulazione della piazza. Oltre a ciò ne andrebbe della sicurezza urbana, per via della pericolosità della struttura estremamente fatiscente, dove ha sede anche l’associazione Lupo nonostante il rischio segnalato anche alle autorità competenti, compreso il Prefetto. Ma le segnalazioni non hanno prodotto gli esiti sperati. Dunque, stiamo valutando dei progetti che prevedono la compartecipazione pubblico-privato che già esistono, in quanto presentati dai privati. Questo accorcerebbe i tempi di realizzazione”.
Ci sono novità in merito alla proposta fatta da Legambiente, ossia di rendere pedonali alcune magnifiche piazze della città? Si pensi a Piazza Manganelli, Piazza Duca di Genova…
“Purtroppo per Piazza Manganelli non vedo una tale possibilità, perché rappresenta l’unica opportunità di parcheggio all’interno del centro storico, considerando che è in itinere la creazione delle Ztl. Dunque è tutto da vedere come realizzare in quel luogo la pedonalizzazione, che è invece una possibilità concreta in Piazza Duca di Genova. Lì è il barocco che lo chiede con forza, barocco di cui andiamo fieri! Per quanto riguarda Piazza Federico di Svevia è un’ipotesi che abbiamo già messo in campo e realizzeremo, seppur si tratterebbe di una pedonalizzazione parziale; anche in questo caso la parte interessata dalla pedonalizzazione sarebbe quella più storica. è un progetto in fase di studio, si vorrebbe realizzare un percorso turistico che la collegherebbe a Piazza Duomo attraverso via Garibaldi; per quest’ultima insieme a via Vittorio Emanuele è previsto un piano di riqualificazione di marciapiedi e manto stradale”.
Una stima dei tempi per questi ultimi progetti citati?
“Posso dire che si tratta di progetti in fase di studio, ma sono nel programma di questa amministrazione”.
Ed ancora, a che punto sono i progetti per le nuove piste ciclabili?
“Abbiamo 3,2 mln nel Pon Metro (Programma operativo nazionale città metropolitane) per le piste ciclabili. Finalmente siamo riusciti a cambiare i responsabili unici del procedimento, assegnandoli a rup meno impegnati, che possano concretizzare al più presto tali progetti. è un mio progetto quello di realizzare più che piste ciclabili delle ‘corsie ciclabili’, le quali impegnano economicamente meno. è anche allo studio un percorso ciclabile all’interno della parte storica della città”.