PalaNesima, degrado a due passi dalla fermata metro - QdS

PalaNesima, degrado a due passi dalla fermata metro

Ivana Zimbone

PalaNesima, degrado a due passi dalla fermata metro

giovedì 27 Febbraio 2020

Il presidente della V circoscrizione, Patanè spinge per la trasformazione in Centro fieristico. L’assessore Parisi annuncia che a breve verrà chiuso in attesa di una nuova progettazione. GUARDA LA FOTOGALLERY

CATANIA – Il PalaNesima da impianto sportivo d’eccellenza è finito per essere teatro di furti e atti vandalici, oltre che di discarica abusiva. Nell’attesa di un progetto di rivalutazione con finanziamento Ue, verrà presto messo in sicurezza.

LO STATO DELL’ARTE

Il PalaNesima è nato nel lontano ’96, con l’intento di realizzare una struttura adatta alle Universiadi e che potesse entrare nell’area della “Città dello Sport”, vista la vicinanza di piscina e campi da calcio. Eccellenti i materiali utilizzati per la costruzione; quelli che ancora oggi resistono sul luogo, non vengono rovinati dalle intemperie a cui sono esposti, anche grazie al tetto a volta che lascia scivolare l’acqua delle piogge. Eccellente anche l’organizzazione degli spazi interni ed esterni, così come la loro versatilità: spogliatoi e bagni vicini alle sale di allenamento, elevato numero di posti a sedere (6mila) per il pubblico, palco per sala stampa e regia, strumenti per il posizionamento di una pista di pattinaggio sul ghiaccio, verde intorno.

Ma oggi la struttura è completamente deturpata dai vandali. I materiali di pregio (come il parquet e le vetrate) e i sanitari sono stati rubati da malfattori, i sedili strappati dalle loro sedi e sparsi qua e là. L’area esterna viene quotidianamente utilizzata come discarica abusiva per rifiuti di qualsivoglia natura, tra il verde si trova ciò che resta dei cavi rubati da chi raccoglie il rame. Addirittura c’è chi utilizza le bombolette spray per indicare che le lamine di ferro siano di “proprietà”.

I custodi del campo da calcio e della piscina adiacenti, che organizzano grest e corsi per bambini, vedono ogni giorno materiali ingombranti e inquinanti davanti alla struttura che, a titolo volontario, si occupano di eliminare. Sul retro, invece, si appartano le coppiette, lasciando tra le frasche ciò che resta del loro scambio di effusioni. A fare eccezione nel contesto, i pochi runner che sfruttano l’area per l’allenamento.

FONDI UE IGNORATI, MANCA UN PROGETTO
Il sito potrebbe essere rivalutato usufruendo dei finanziamenti comunitari a fondo perduto, ma “manca il progetto dell’amministrazione”, come dichiarato il presidente della V circoscrizione Monte Po’ – Nesima – San Leone – Rapisardi, Angelo Patanè Di Fede, che vorrebbe fare del PalaNesima un centro fieristico: “Così si incrementerebbero le entrate del Comune, vista la situazione economica disastrosa in cui versa e visto che le tasse di soggiorno dei turisti hanno già portato i loro benefici. L’opzione del centro fieristico potrebbe scongiurare i danni della concorrenza del Cus, del PalaGalermo e del PalaNitta, che ha già danneggiato la struttura dopo la sua apertura”. Lo stesso Patanè, poi, vorrebbe che la progettazione fosse affidata, anche a titolo gratuito, a una nuova leva indicata dall’Ordine degli ingegneri di Catania, disponibile per ampliare il proprio curriculum e offrire un contributo al territorio.

A confermare la carenza della progettazione, anche l’assessore comunale allo Sport Sergio Parisi: “Il progetto precedentemente presentato è insufficiente. Persino i 6 milioni di euro previsti per i lavori non trovano riscontro con le reali necessità. Stiamo valutando se affidare la progettazione a consulenti esterni o meno. Dal dissesto in poi l’amministrazione è stata principalmente impegnata nei lavori di bilancio, adesso i dirigenti sono stati restituiti ai loro uffici”, ha chiosato.

LA POSSIBILE DESTINAZIONE D’USO
L’assessore, data la vicinanza del PalaNesima alla nuova stazione della metropolitana e alla circonvallazione, auspica a farne un polo multifunzionale, in grado di ospitare corsi e competizioni sportive, fiere e concerti. Tuttavia, in attesa della progettazione per la quale dichiara il suo impegno e che non intende affidare a titolo gratuito, annuncia a breve la messa in sicurezza dei luoghi con un finanziamento di 250 mila euro. “Intanto, chiuderemo la struttura per evitare ulteriori danni da parte dei vandali, restituiremo i cavi ai lampioni per evitare che le coppiette continuino ad appartarsi. Soprattutto cercheremo di chiudere la strada nelle ore notturne con un cancello, per scoraggiare i malfattori a depositare i rifiuti che ogni giorno il personale del campo da calcio e della piscina tolgono, volontariamente. Anche la Dusty viene spesso coinvolta nella bonifica, ma poche ore dopo il problema si ripresenta”, ha dichiarato.

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