Un reportage nel degrado di Palazzo Bernini, l'immobile è in stato da abbandono da anni. Ecco la situazione oggi tra senzatetto e discariche abusive
A Catania tra i tanti luoghi simbolo di degrado ce n’è uno che da tanti anni fa discutere, ma per il quale ancora non si vede luce in fondo al tunnel.
Stiamo parlando del Palazzo Bernini, situato nell’omonimo viale ed esposto su viale Vittorio Veneto e su largo Bordighera.
Si tratta di un immobile in stato di abbandono da diversi anni, da quando gli abitanti, stando ad alcune voci, furono costretti ad andare via a causa di infiltrazioni d’acqua.
Palazzo Bernini a Catania: tra lavori mancati, aste e coinvolgimenti in inchieste
Nel 1998, Enzo Bianco, allora al suo secondo mandato da sindaco di Catania, acquistò l’immobile per farvi ospitare uffici comunali, ma il progetto non vide mai luce e solo Raffaele Stancanelli provò a venderlo, senza però alcun esito positivo.
Seguirono delle aste per la vendita e solo nel 2016 due società riescono ad aggiudicarselo con un esborso economico di oltre due milioni di euro.
Ma da allora non è cambiato nulla e l’immobile continua a essere un esempio di degrado e abbandono, complice anche un’inchiesta denominata Operazione Piramidi, che ha coinvolto una delle società aggiudicatarie dell’immobile, la Paradivi Servizi.
La situazione oggi a Palazzo Bernini
In questi giorni siamo andati a fare un giro nel perimetro dell’immobile. Nelle foto è possibile notare come oltre le transenne siano presenti rifiuti di ogni tipo, in particolar modo materassi.
Salendo verso l’innesto di viale Gian Lorenzo Bernini con via Michele Scammacca si può notare come una famiglia abbia messo in piedi un vero e proprio appartamento con un tendone. Il quadro è completato dalle mattonelle della pavimentazione in larga parte divelte.
I racconti dei residenti della zona
Ascoltando i pareri dei residenti e delle persone che passano lì, abbiamo potuto notare come un uomo di nazionalità bulgara sostenga che l’immobile si debba buttare giù per essere sostituito da un’area a verde.
La signora Calogero, residente in zona sin dalla tenera età, ci ha raccontato come i senzatetto che hanno messo in piedi l’appartamento con il tendone siano molto educate e cordiali, ma anche come lo scempio principale sia rappresentato da una parte della cittadinanza residente a Picanello che non ha ancora visto la raccolta differenziata porta a porta.
Una donna denuncia poi chi scambia lo stabile per una discarica e lascia i rifiuti ingombranti oltre le transenne.
La donna ci ha detto anche come le reti in ferro siano state apposte qualche anno fa per evitare che le persone potessero entrare nello stabile e come quando l’immobile era ancora abitato nella parte che dà sul viale Vittorio Veneto ci fosse uno studio fotografico.
E mentre i racconti vanno avanti i cittadini catanesi si chiedono per quanto altro tempo questa ferita in città rimanga ancora aperta.
Giuliano Spina