Catania, una panchina bianca in memoria delle vittime della strada

Catania, a piazza Trento una panchina bianca in memoria delle vittime della strada

Catania, a piazza Trento una panchina bianca in memoria delle vittime della strada

Davide Anastasi  |
venerdì 16 Dicembre 2022

Forte il messaggio dei familiari delle vittime: "Ognuno di noi, con il proprio dolore, vuole sensibilizzare l’importanza e la responsabilità di chi guida"

Una panchina bianca in ricordo delle vittime della strada. Così oggi in piazza Trento a Catania nel terzo municipio Borgo Sanzio rappresentanti della circoscrizione e parenti delle vittime hanno deposto una targa in memoria di chi ha perso la vita per l’imprudenza al volante.

La voce dei familiari delle vittime

Forte il messaggio dei familiari, uno di loro ha dichiarato: “Ognuno di noi, con il proprio dolore, vuole sensibilizzare l’importanza e la responsabilità di chi guida”.

“L’alta velocità e lo stato di ebbrezza e il non rispetto del codice della strada insieme all’uso improprio del telefonino quando si guida, sono le cause principali di incidenti mortali” dichiara un altro familiare di una vittima della strada a Catania.

Il sostegno dei consiglieri municipali di Borgo Sanzio

Forte è l’invito del consigliere del terzo municipio, Orazio Grasso: “Usate gli auricolari quando parlate al telefono, fermatevi allo stop perché una piccola imprudenza provoca una tragedia”.

Replica il consigliere, Diego Strano: “I numeri dei morti sulla strada sono impressionanti, muoiono otto persone al giorno in Italia, immaginate in un anno sono da bollettino da guerra”.

La testimonianza di Pietro Crisafulli

La testimonianza di Pietro Crisafulli, protagonista nell’intervista video, presidente dell’associazione Risvegli vittime della strada. “Quasi sempre, chi commette un omicidio stradale non fa carcere. Piccole pene al massimo ai domiciliari. Lo Stato deve intervenire e inasprire le pene. Noi siamo le vittime di un sistema che non ci rende giustizia. Bisogna  sensibilizzare i giovani partendo dalle scuole a una guida sicura per la propria incolumità e soprattutto per i pedoni vittime indifese”. 

Davide Anastasi

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