La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 50 anni, residente a Catania, accusato di aver perseguitato e minacciato l’ex compagna dopo la fine della loro relazione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe messo in atto per settimane una serie di comportamenti ossessivi e violenti, tali da generare nella donna un profondo stato di paura.
L’intervento a Librino
La vittima, in preda al panico, ha contattato la Sala Operativa della Questura spiegando tra le lacrime che il suo ex stava tentando di sfondare la porta di casa per accedere all’abitazione, convinto che potesse trovarsi in compagnia di qualcun altro. Gli agenti della squadra volanti sono intervenuti immediatamente nel quartiere Librino.
Alla polizia la donna ha raccontato che i comportamenti persecutori erano iniziati già all’inizio della storia: l’uomo le avrebbe impedito di frequentare amici e alcuni parenti, controllandola anche attraverso continue videochiamate. La gelosia ossessiva sarebbe poi degenerata dopo la fine della relazione, con appostamenti sotto casa, pedinamenti e minacce di morte. Più volte il 50enne avrebbe sostenuto di essere armato.
Le minacce anche di impiccare uno dei suoi cagnolini
Secondo la testimonianza della vittima, l’uomo avrebbe rivolto minacce anche ai suoi familiari e ai suoi due cagnolini. In una recente videochiamata avrebbe persino mostrato uno dei cani afferrato per il collo, dichiarando di volerlo impiccare.
L’episodio culminante è avvenuto quando il 50enne si è presentato davanti alla porta dell’ex compagna, prendendola a calci nel tentativo di sfondarla. All’arrivo degli agenti, però, l’uomo si era già allontanato. I poliziotti lo hanno rintracciato nella sua abitazione, dove è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori. Durante la perquisizione è stata trovata e sequestrata una pistola giocattolo priva del tappo rosso. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e per droga, è stato trasferito in carcere su disposizione del PM di turno. La sua responsabilità sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria secondo il principio di presunzione di innocenza.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

