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Aci Catena, perseguita per anni una coppia di vicini gay, arrestato

Aci Catena, perseguita per anni una coppia di vicini gay, arrestato

Ai domiciliari nel Catanese un 28enne che, dopo due anni di molestie e danneggiamenti, lo scorso febbraio è arrivato anche a picchiare una delle due vittime con un manganello. “Dovete scomparire, non siete persone adatte a vivere nel condominio”, urlava. Caloggero (Arcigay), dalle istituzioni lotta al bullismo omofobico

CATANIA – Da circa due anni avrebbe preso di mira una coppia di gay trentenni che abitano nel suo stesso palazzo di Aci Catena, nel Catanese, minacciandola e aggredendola fisicamente.

E’ l’accusa contestata a un 28enne della provincia etnea dalla Procura di Catania che, su disposizione del Gip, è stato posto agli arresti domiciliari in un’altra casa per atti persecutori. Il provvedimento è stato eseguito da carabinieri del comando provinciale di Catania.

Secondo l’accusa, l’obiettivo dell’indagato era quello di “indurre i vicini al trasferimento dalla loro casa di proprietà non ritenendoli ‘meritevoli’ di abitare nello stesso palazzo dove risiedeva” lui. Per questo li aveva minacciati: “Dovete scomparire! Non siete persone adatte a vivere nel condominio… ve ne dovete andare!!!”, gli avrebbe urlato più volte.

Ma non solo: l’uomo è accusato anche di avere danneggiato l’auto di uno dei due usando della candeggina, dell’avvelenamento di piante sul loro balcone, del distacco della corrente elettrica dal contatore posto al piano terra, di mantenere il volume della musica con l’impianto hi-fi ad un volume tale da impedire il riposo e anche dello spostamento continuo di mobili per provocare rumori molesti.

Fatti che gli erano stati anche contestati dall’amministratore su richiesta di altri condomini. Una delle due vittime, sotto stress, aveva lasciato la casa ed era tornato a vivere con la madre.

Ultimo episodio, ricostruiscono i carabinieri, il 20 febbraio scorso: il 28enne alcuni giorni dopo avere ricevuto un ‘ammonimento’ dal Questore di Catania ha atteso la coppia davanti l’ingresso di casa e dopo averli insultati con frasi omofobe ha percosso uno dei due con un manganello provocandogli una ‘infrazione della quinta e della settima costola sinistra, trauma cranico non commotivo ed escoriazioni multiple”. Ferite giudicate guaribili in 30 giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Acireale.

Caloggero (Arcigay), dalle istituzioni lotta al bullismo omofobico

Il presidente di Arcigay Catania, Giovanni Caloggero, ha ricordato come l’episodio giunga in una fase in cui la proposta di legge contro l’omotransfobia “sarà presto oggetto di dibattito nelle aule parlamentari”.

“La magistratura, con la quale ci complimentiamo – ha detto Caloggero -, ha già disposto misure restrittive verso l’autore dell’odioso gesto. Il Comitato di Arcigay Catania è vicino alle vittime, alle quali, oltre a esprimere la nostra solidarietà, rivolgiamo anche l’invito a prendere contatti per tutta l’assistenza che possiamo e dobbiamo fornire”.

“È intenzione di Arcigay Catania – ha aggiunto Caloggero – chiedere alle istituzioni locali di attivare politiche di contrasto all’omofobia e al bullismo omofobico, nell’ottica di un piano di sicurezza che preveda azioni di prevenzione dalla violenza contro le persone Lgbtqi+ e tutela nei confronti delle vittime. Ricordiamo anche che a breve sarà previsto sulle nostre piattaforme un convegno con l’onorevole Alessandro Zan, relatore della proposta di legge contro l’omotransfobia. Anche il Pride 2020 avrebbe dovuto avere questo tema, che ci riserviamo riprendere appena possibile”.

Zan, relatore della legge sull’omotransfobia, “basta perdere tempo”

“Da Aci Catena – ha detto Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia – giunge la scioccante notizia degli atti minatori, persecutori e violenti ne confronti di una coppia gay. Auspico che il Parlamento approvi prontamente la legge che, oltre alla prevenzione e al sostegno alle vittime, prevede, sulla base dell’estensione della Mancino, un’aggravante per discriminazioni e violenze basate sull’orientamento sessuale e identità di genere. Non c’è più tempo da perdere”