Politica

Pogliese, da Fava al Pd: “Città senza guida, si corra ai ripari”

La sospensione non ha più efficacia. Il sindaco Salvo Pogliese non può restare in carica per effetto della legge Saverino dopo la condanna del primo cittadino per peculato inflittagli in primo grado. In attesa di conoscere le prossime mosse dei legali di Salvo Pogliese, che potrebbero presentare ricorso, e di conoscere i dettagli di quanto stabilito dal Tribunale, sono tantissimi a intervenire sulla vicenda.

La Comunità di Sant’Egidio

Tra i primi a commentare la vicenda è Emiliano Abramo. Il numero uno della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia ed ex candidato sindaco di Catania affida a Facebook il proprio pensiero sulla “sospensione, praticamente fino a fine mandato, dalla carica di Sindaco. In attesa di leggere l’ordinanza del Tribunale non commento – precisa Abramo – ma credo che alcune cose vadano dette comunque: abbiamo una città in difficoltà da tempo, segnata da un default (dichiarato e non imputabile a Pogliese), un’emergenza rifiuti oramai gravissima, le periferie e la zona industriale abbandonate, turisti che sono costretti a fare slalom tra macchine mal posteggiate e sporcizia, un livello di vivibilità segnato da indicatori che consegnano Catania in fondo a tutte le classifiche, scuole ospitate in strutture spesso pericolanti già segnate dalla DAD. La città da oggi non ha più un sindaco ma viene retta da un vicesindaco non eletto dai catanesi e, contemporaneamente, Salvo Pogliese oramai interdetto deve porsi la domanda se dimettersi o proseguire. In questo quadro la nostra città non può più perdere tempo! Spero che sia il senso di responsabilità e l’amore per la nostra città a guidare le prossime scelte del sindaco e di chi è impegnato in qualsiasi modo per il bene di Catania e dei suoi cittadini”.

Il Partito democratico

Ad alzare i toni ci pensa il Pd, che affida il commento alla coordinatrice provinciale, Elisa Vanin. “L’amministrazione Pogliese, ormai al tramonto qualsiasi decisione prenderà il Sindaco, sarà ricordata per il caos di questi mesi – afferma. Il nulla amministrativo, nessuna programmazione per spendere le risorse a disposizione, la mancanza di una visione, ma soprattutto la sospensione del Sindaco per le sue vicende processuali, come previsto dalla legge. Pogliese ha tutto il diritto di difendersi e opporsi alle gravi accuse che gli vengono mosse, ma la città non andava lasciata al rischio di quello che oggi sta accadendo. La candidatura di una persona sotto processo per quel tipo di reato, che se condannata avrebbe lasciato la città senza guida, com’è puntualmente avvenuto, era un rischio altissimo – incalza l’ex consigliera comunale. E infatti lo avevamo già denunciato nel 2018 in campagna elettorale, come ho avuto modo di affermare ieri insieme al segretario regionale Anthony Barbagallo e al segretario provinciale Angelo Villari. Nessuno pensi di continuare con questa incertezza per altri 14 mesi. Faccio appello al Sindaco affinché abbia rispetto della città: Catania non merita questo caos”.

L’ex sindaco Bianco

A condividere, non solo fisicamente, le parole della Vanin è l’ex sindaco Bianco che riposta la nota della coordinatrice del Pd con un commento. “Soffro molto a vedere Catania in queste condizioni – scrive l’ex primo cittadino. Uno dei periodi più tormentati della sua storia. E la rinnovata sospensione del sindaco Salvo Pogliese (atto dovuto con le leggi vigenti) peggiorerà ulteriormente lo stato di abbandono in cui versa la città. Si corra ai ripari!”.

Il presidente della Commissione regionale antimafia.

“Catania non può restare ostaggio di Pogliese e dei bizantinismi della legge Severino. Il sindaco anteponga il bene della città ad ogni altra considerazione e si dimetta evitando di scaricare sulla città i suoi problemi con la giustizia”. E’ quanto sostiene Claudio Fava, deputato regionale del movimento i Cento Passi e Presidente della Commissione Regionale antimafia, che sottolinea come “la città sta vivendo in uno stato di prolungato e doloroso abbandono: preda dell’emergenza rifiuti, di un disagio diffuso nelle sue periferie, senza una regia per l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Pensare di poter lasciare la città ancora a lungo senza governo è un atto di irresponsabile presunzione. E’ legittimo – conclude Fava – che Pogliese si difenda nelle opportune sedi giudiziarie, ma lo faccia da privato cittadino e restituisca ai catanesi il diritto di scegliere con il voto un nuovo sindaco”.

Melania Tanteri

Twitter: @meltanteri