Catania, presentato all’Empire il nuovo regolamento sui beni confiscati - QdS

Catania, presentato all’Empire il nuovo regolamento sui beni confiscati

Catania, presentato all’Empire il nuovo regolamento sui beni confiscati

mercoledì 19 Giugno 2024

Il nuovo regolamento per l'affidamento dei beni confiscati a Catania: trasparenza, snellimento delle procedure, e benefit per la comunità

CATANIA – Delineare un quadro preciso e rigoroso per la gestione e l’utilizzo dei beni sottratti alla criminalità, garantendo trasparenza, legalità e benefici per la comunità, anche con lo snellimento di procedure di assegnazione, gestione, monitoraggio e controllo. E’ questo il fulcro del nuovo Regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata, documento che è stato al centro del convegno “La gestione dei beni confiscati negli enti locali. L’importanza del nuovo regolamento del Comune di Catania”.

Nuovo modello operativo per i beni confiscati

Il confronto è stato organizzato dall’Amministrazione Trantino in un sito confiscato, l’ex discoteca “Empire” di via Zolfatai 12, divenuta luogo simbolo di un “nuovo corso”. “Si apre oggi – ha detto il sindaco Enrico Trantino – non solo una nuova stagione ma anche un nuovo modello operativo per individuare, in una logica di confronto aperto, quali possano essere le migliori soluzioni per destinare questo e altri beni ad un nuovo esempio di vitalità, per la città di Catania, e anche eventualmente per l’imprenditoria catanese, ma soprattutto per i nostri giovani”.

Il primo cittadino ha introdotto i lavori dopo aver accolto, con l’assessore ai Beni confiscati Viviana Lombardo, le massime autorità civili e militari cittadine intervenute, a partire dal prefetto Maria Carmela Librizzi, il presidente del Tribunale di Catania, Francesco Saverio Mannino. Magistrati, docenti universitari, professionisti di alto profilo hanno apportato un contributo di spessore al convegno, che ha visto tra i primi interventi quello del prefetto Bruno Corda, direttore Anbsc. Ha moderato l’incontro la prof. Daniela Mainenti, presidente del centro di ricerca giuridica scientifica internazionale “Research Unit One” (Ruo), centro che ha supportato il Consiglio comunale in particolare sotto il profilo del processo di normazione lungo l’iter che, avviato già dall’Amministrazione precedente, si è concluso nel marzo scorso con l’approvazione del Regolamento all’unanimità dell’Assemblea civica. Erano presenti nella sala conferenze numerosi rappresentanti del mondo dell’associazionismo che, con il loro operato, contribuiscono a dare nuova vita ai beni confiscati utilizzandoli per attività al servizio della collettività.

È stato unanime, da parte dei partecipanti all’incontro, l’apprezzamento per il nuovo regolamento, strumento che è assurto a modello anche sul piano nazionale e che presenta tra le sue principali articolazioni il registro dei beni confiscati, lo sportello per l’utenza, l’osservatorio permanente. E ancora, le linee guida per la destinazione dei beni confiscati, l’utilizzo diretto per finalità istituzionali e sociali, l’utilizzo per finalità istituzionali attraverso l’assegnazione a società partecipate, enti strumentali e aziende speciali, l’utilizzo per fini abitativi, la concessione a terzi per finalità istituzionali e sociali.

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