Nell’Isola il laboratorio marino diffuso capace di attrarre ricercatori da tutta Europa. All’incontro catanese anche il campione di ciclismo, Vincenzo Nibali
CATANIA – È stato presentato ieri al Porto “Idmar”, un progetto comunitario che prevede la realizzazione nell’Isola del laboratorio marino più grande d’Europa. Avviato nel 2021 grazie alle risorse Po Fesr Sicilia 2014-2020, prevede anche programmi per la divulgazione come la trasmissione di una serie televisiva. Il titolo è “Alè Europe” e andrà in onda su Chili a partire dal 29 aprile con dodici puntate. L’iniziaitiva è stata finanziata dalla Commissione Europea selezionando i progetti significati di dodici regioni italiane, associati ad altrettanti testimonial sportivi. Vincenzo Nibali sarà il protagonista per la Sicilia. Lo “Squalo dello Stretto”, da otto mesi ufficilmente ritirato dall’attività agonistica, è anche ambasciatore del progetto.
Idmar è già un riferimento nel settore scientifico che guarda al mare, ma anche ai vulcani e in generale alle caratteristiche geologiche del territorio regionale. Il piano è finanziato attraverso l’Asse prioritario 1 Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione – Azione 1.5.1 “Sostegno alle infrastrutture della ricerca considerate strategiche per i Sistemi Regionali ai fini dell’attuazione della S3”.
La rete Idmar insieme al telescopio lungo 3500km KM3NeT/Arca rientra tra le Infrastrutture di ricerca (IR) inserite internamente al Piano nazionale delle Infrastrutture di ricerca (Pnir) del Miur. Messo a sistema, Idmar concorre alla realizzazione del più grande laboratorio multidisciplinare per la ricerca scientifica e tecnologica marina d’Europa, e ha come principali poli i siti di Portopalo, Catania, Milazzo, Palermo e Capo Granitola.
“Da quando il laboratorio ha cominciato a lavorare a regime abbiamo attratto ricercatori dalla Francia, la Germania e l’Olanda per la parte di geofisica e vulcanologica – ha spiegato il direttore scientifico del progetto e ricercatore Infn, Giacomo Cuttone -. Il loro studio continua a largo delle Eolie, a Panarea, zona ricca di vulcani sottomarini, nella quale insieme stiamo analizzando la presenza di metalli e come hanno un effetto sul mare, al di là dell’incidenza antropica (la presenza dell’uomo) sull’ecosistema. Abbiamo all’attivo anche un programma Ers, finanziato direttamente dall’Unione Europea, per approfondire il monitoraggio dei movimenti della faglia terrestre attraverso le fibre ottiche. Inoltre, insieme ad Arpa e l’Università di Palermo stiamo portando avanti progetti dagli sviluppi importanti nelle zone dove c’è particolare presenza di inquinanti che generano patologie. Uno studio ampio ci permette, inoltre, di indagare lo stato della biologia marina nel Mediterrano, verificando anche i criteri della Direttiva Europea sul rumore marino”.
Negli anni Idmar ha permesso la stabilizzazione degli studiosi impegnati nel progetto. “Questo è realmente un programma in cui è stato possibile dare ai ricercatori una posizione stabile – ha evidenziato Cuttone – e continua ad essere un riferimento anche per i ricercatori stranieri”.
Il fil rounge tra l’attività di ricerca e il ciclismo è il lavoro in team. “Più o meno è lo stesso – ha confermato Vincenzo Nibali -, il traguardo durante le corse viene tagliato da una sola persona, ma dietro c’è un lavoro di squadra determinante per il risultato. E’ il lavoro del team che paga. Ho fatto un giro nel laboratorio questa mattina – ha detto Nibali -, sono particolarmente felice di sapere dell’esistenza di un progetto così importante per la Sicilia e a pochi passi da Messina”.
“Con l’aiuto di un campione come Vincenzo Nibali – ha sottolineato l’assessore regionale all’Amiente Elena Pagana – raccontiamo al grande pubblico una delle punte di diamante della ricerca e dell’innovazione scientifica in Sicilia, nata grazie alla sinergia tra Infn, Ingv, Cnr e Regione Siciliana. Quest’ultima ha cofinanziato il potenziamento dell’infrastruttura per complessivi 19 milioni di euro, attraverso l’azione 1.5.1 del Po Fesr 2014-2020. Il governo Schifani continua a lavorare per fare dell’Isola un punto di riferimento per gli scienziati, al centro del Mediterraneo, sostenendo progetti che abbiano una valenza riconosciuta in ambito internazionale e possano al contempo generare conoscenze e impatti positivi sul territorio, sull’ambiente e sull’economia della nostra regione”.
Idmar e “Alè Europe” sono stati presentati nella sede catanese dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, nella conferenza stampa in cui hanno preso parte anche il segretario generale dell’Adsp Sicilia Orientale Attilio Montalto, il project manager di “Alè Europe” per Red Carpet Domenico Rositano e il chief content officer di Chili, Ciro Scala.