Catania, girava Pronto Soccorso per i controlli gratis: denunciato

Catania, era “l’uomo dei Pronti Soccorso”: l’incredibile strategia per i controlli gratis

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Catania, era “l’uomo dei Pronti Soccorso”: l’incredibile strategia per i controlli gratis

Redazione  |
lunedì 15 Aprile 2024

Pare che l'uomo avesse adottato la strategia dei ricoveri sotto falso nome in vari ospedali d'Italia per verificare le proprie condizioni di salute gratuitamente.

I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno denunciato un uomo di 55 anni originario del Veneto, ritenuto responsabile del reato di sostituzione di persona: girava per i Pronto Soccorso di Catania (e non solo) simulando un malore, presumibilmente per fare dei controlli gratis.

Il reato di sostituzione di persona – qualora confermato alla fine delle indagini – prevede la pena della reclusione fino a un anno.

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Girava i Pronto Soccorso di Catania per i controlli gratis

L’uomo, infatti, lo scorso mese di ottobre, simulando un malore (“sensazione di debolezza e riduzione della sensibilità degli arti di sinistra”) si è recato al Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania venendo successivamente ricoverato per accertamenti nel reparto di Neurologia. Tuttavia, il mese successivo, lo stesso, si è recato all’ospedale Gravina di Caltagirone e, fornendo false generalità, è riuscito ad essere ricoverato anche questa volta nel reparto di Neurologia di quel nosocomio. Qui sarebbe stato riconosciuto da personale sanitario che lo aveva avuto in cura al reparto di neurologia del Cannizzaro e che prestava servizio in entrambi gli ospedali.

Il paziente, vistosi scoperto, in evidente stato di imbarazzo, non ha fornito alcuna spiegazione ai sanitari relativamente alle false generalità fornite, sgattaiolando alla svelta fuori dal reparto in cui nel frattempo era stato ricoverato e facendo perdere le proprie tracce.

La denuncia

I fatti sono stati denunciati ai poliziotti del Commissariato Borgo Ognina i quali, si sono messi sulle tracce del paziente “esperto” di Pronto Soccorso per accertarne la vera identità e capire quali fossero le ragioni della sua insolita condotta. In breve tempo, nonostante i pochi elementi a disposizione, gli agenti sono riusciti a risalire in modo certo ai dati anagrafici del paziente. Peraltro, è risultato essere già stato denunciato per fatti analoghi, avendo fornito false generalità al fine di fruire di prestazioni sanitarie negli ospedali di Grosseto, Chieti, Venezia, Cremona e Parma, dove si era recato mesi prima.

Gli investigatori hanno accertato che le ragioni dei suoi continui ricoveri sotto falso nome. Pare che l’uomo, nutrendo una preoccupazione eccessiva riguardo la propria salute, al fine di effettuare più esami clinici a costo zero, poiché a carico del servizio sanitario nazionale, e ottenere più consulenze mediche, si recasse con cadenza mensile negli ospedali dei più disparati comuni d’Italia, registrandosi ogni volta sotto falso nome.

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