CATANIA – Rifacimento della copertura, risanamento delle travi strutturali, sostituzione di controsoffitti e dei serramenti. Passeranno soprattutto da questi interventi le opere di riqualificazione del complesso, comprensivo di piscina, di via Zurria a Catania. La gara d’appalto per l’efficientamento energetico delle strutture sportive e di socializzazione realizzate a inizio Ottocento dai Padri Filippini, poi espropriate per farne un macello, e infine, a partire dagli anni Ottanta dello scorso secolo, oggetto di lunghi lavori a intermittenza – conclusisi solo a inizio anni Duemila – per ripristinarne l’antica destinazione, è stata pubblicata dagli uffici comunali di Palazzo degli Elefanti.
“L’intervento mira a riqualificare l’edificio dell’ex mattatoio di via Zurria che ospita una palestra e una piscina comunale, fulcro del complesso comunale che ospita anche gli uffici della prima circoscrizione, il relativo centro servizi e un asilo nido – si legge nella relazione tecnica generale allegata agli atti di gara –. L’azione perseguita avrà ripercussione sull’intero quartiere Angeli Custodi del centro storico della città, non solo migliorando il servizio degli abitanti ma attirando anche nuovi fruitori”.
Riqualificazione complesso di via Zurria: Il valore dell’appalto sfiora i 2,7 milioni di euro
Il valore dell’appalto sfiora i 2,7 milioni di euro, dei quali 2.628.614,25 soggetti a ribasso, mentre i costi della manodopera sono stati quantificati in 531.672,59 euro. Per affidare i lavori è stata la scelta la procedura aperta: entro il 25 novembre potranno presentare l’offerta le imprese edili dotate dei requisiti della categoria Og2, dedicata alle opere di restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali, e classifica IV.
Il criterio con cui l’appalto verrà affidato è quello del minor prezzo. Significa che la competizione si svolgerà soltanto sulla base dello sconto economico – il ribasso – presentato sulla base d’asta. La durata prevista del cantiere, collaudo compreso, è invece di un anno. Gli immobili in cui si lavorerà è composto da un corpo di fabbrica principale alto circa dieci metri, ai lati del quale ce ne sono due più piccoli, riservati a spogliatoi e uffici, con altezza di circa sei metri. La struttura centrale è suddivisa in due ambienti, uno dedicato alla piscina coperta e un altro a un campo sportivo polifunzionale.
Diverse le criticità sullo stato di conservazione
“Lo stato di conservazione dell’immobile è compromesso da diverse criticità, con particolare riguardo al manto di copertura della piscina, che presenta significative infiltrazioni di acqua piovana – si legge nella relazione –. Tali infiltrazioni determinano un progressivo degrado delle travi portanti e del controsoffitto interno. Quest’ultimo risente inoltre delle elevate condizioni di umidità tipiche dell’ambiente piscina, aggravando ulteriormente il fenomeno di deterioramento. La combinazione di questi fattori ha provocato il distacco di numerosi pannelli del controsoffitto, tanto da rendere necessario l’installazione di una rete di sicurezza di ampie dimensioni, al fine di garantire l’incolumità degli utenti presenti nell’ambiente”.
A risentire dei segni del tempo sono pure le facciate. “Anche i prospetti esterni si trovano in uno stato avanzato di degrado, dovuto a fenomeni di umidità sia ascendente (risalita capillare) sia discendente (da dilavamento e infiltrazioni)”, prosegue la relazione. Tra i problemi individuati ci sono “macchie, distacco dell’intonaco, depositi superficiali, croste nere e processi di erosione che interessano in particolare gli elementi lapidei modanati”. I serramenti, che risalgono ormai a oltre 25 anni fa, hanno perlopiù telai in legno e vetri singoli: “Quasi tutti si presentano in pessime condizioni conservative, evidenziando degrado, deformazioni, perdita di funzionalità e l’assenza parziale o totale dei vetri in alcune porzioni”.
Fare della struttura di via Zurria un punto di riferimento anche per chi non abita in zona
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è non solo quello di restituire alla popolazione residente una struttura efficiente e accogliente, ma anche di fare della struttura di via Zurria un punto di riferimento anche per chi non abita in zona. “La riqualificazione ha una valenza sociale importante, poiché si intende favorire il rilancio e la valorizzazione dell’edificio come punto di riferimento per la comunità locale, incentivando processi di inclusione sociale e coesione territoriale. A tal fine, si prevede di attrarre non solo gli utenti residenti nel quartiere, ma anche di ampliare la capacità attrattiva dell’impianto verso nuovi bacini di utenza, inclusi flussi turistici, contribuendo così allo sviluppo socioeconomico locale”.

