Il Tribunale si è pronunciato, ma cosa succede con la proroga dell’esercizio provvisorio? Fondamentale il ruolo dei commissari con un'operazione di contenimento dei costi ma non solo
Due mesi per continuare a sperare. Nella giornata di mercoledì 5 gennaio il Tribunale ha concesso al Calcio Catania l’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio prossimo. Una notizia che ha rincuorato i tifosi rossazzurri ma non solo, visto che si sperava di estenderlo per almeno un mese. Quello dei curatori è stato un lavoro minuzioso per cercare di salvare il salvabile e non tagliare fuori i creditori, soprattutto privati. Le prossime settimane saranno calde: sarà fondamentale far quadrare i conti e procedere al bando per la cessione del titolo sportivo.
I prossimi passi
Come si evince dalla sentenza i commissari, ogni dieci giorni, dovranno presentare il rendiconto al Tribunale con operazioni e spese ridotte al minimo per rientrare nella somma dei quasi 300.000 euro, cifra individuata in seduta prefallimentare per gestire l’ordinario.
Dunque, attenzione alle cifre visto che i curatori dovranno “segnalare, – si legge nel provvedimento – in ogni caso e senza dilazione, ai sensi del comma 5°, secondo periodo, dell’art. 104 L.F., al comitato dei creditori (ove costituito) e al Giudice delegato, che se del caso riferirà al Collegio, tutte quelle circostanze che dovessero modificare le condizioni come sopra segnalate in parte motiva, soprattutto avuto riguardo al margine di sostenibilità finanziaria che impone la necessità di uno stringente e costante monitoraggio dei flussi da parte degli organi della procedura”.
Occhio ai conti anche per la questione mercato e campo. Sulla prima è necessario ridiscutere alcuni contratti dei giocatori presenti in rosa. Serve abbassare il monte ingaggi, almeno gli stipendi più onerosi e poi procedere anche con alcune importanti cessioni. I tifosi stiano tranquilli su Luca Moro. Il bomber rossazzurro, a meno di clamorose novità, proseguirà la stagione ai piedi dell’Etna, come da accordi con il Padova proprietario del suo cartellino.
Sulla gestione sportiva e di campo, Maurizio Pellegrino, figura imprescindibile in tal senso, dovrebbe incontrare i commissari per fare il punto sull’attività agonista fino al 28 febbraio. Intanto, il gruppo squadra, non si sta allenando per i casi di Covid che hanno colpito sei tra atleti e staff.
Il bando per la cessione del titolo sportivo
Passaggio fondamentale per il futuro del Catania è il bando per la cessione del titolo sportivo. Si potrà procedere a prepararlo e renderlo pubblico. Un ramo d’azienda che fa gola a diversi acquirenti viste le potenzialità che la piazza offre. Una città dove il calcio è essenza di passione, attaccamento e che si è sempre stretta attorno alla squadra anche nei momenti più difficili. Snellito il monte debitorio e con la possibilità di mantenere la categoria, il club diventa appetibile per chi ha voglia di investire.
Penalizzazione e ripartenza
Il Catania ha già subito una penalizzazione di 2 punti in classifica a causa del mancato pagamento degli stipendi di giugno (scadenza agosto). Decisione assunta in Camera di consiglio a conclusione dell’udienza che si tenne in modalità videoconferenza. Adesso il club etneo è in attesa di un’ulteriore penalità di 2 o 4 punti.
Per tornare a parlare di calcio giocato bisognerà aspettare il 15 gennaio, quando al Massimino arriverà la Paganese. Ma è tutto da vedere considerato che i casi Covid stanno crescendo di giorno in giorno. Dopo il rinvio della 21^ giornata, riprogrammata al 2 febbraio, la Lega Pro sta pensando di posticipare anche la 22^ giornata.