La stagione balneare in partenza ma attenzione a dove fare il bagno. Soprattutto nelle aree urbane. Anche nelle città e nelle zone che affacciano sul mare, infatti, sono numerose le aree interdette alla balneazione, per vicinanza agli scarichi o agli allacci, o perché limitrofe ai porti.
Catania non fa certo eccezione. Anche se la qualità dell’acqua, in generale, sembra migliorata rispetto allo scorso anno, sono molti i punti inibiti alla balneazione: 10 in totale, secondo l’ordinanza firmata dal vicesindaco nella qualità di sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi.
Quattro chilometri di mare inibito, da nord a sud dell’area urbana. Alcuni tratti in cui è vietata la balneazione sono piccolissimi, come i 30 metri di via Villini a Mare dove c’è l’immissione del canale di cintura, ai 39 di piazza Europa, o ai 35 nella zona di sbocco del canale di gronda. Ma altre porzioni sono più ampie. Sono 350 i metri interdetti tra il porto di Catania e la stazione centrale, ben 620 quelli nella zona meridionale del porto, dove sfocia il torrente Acquicella e 800 in prossimità del porticciolo di Ognina, 220 al porticciolo turistico di Ognina e i 1900 del porto di Catania.
Secondo il sindaco Bonaccorsi, quanto disposto risponde a norme di legge. “C’è un provvedimento normativo che ci obbliga a emettere un’ordinanza per evidenziare i tratti non balneabili – dice – e questo ci serve anche per comunicare alla cittadinanza che, in quei punti, non è consentito fare il bagno. Oltre che un divieto, è una raccomandazione”.