Nonostante la normativa sia stata approvata dal Consiglio comunale, chi vuole aprire una struttura deve rivolgersi al Tribunale. Mirenda: “Il bando non c’è”. L’assessore La Greca: “Questione prioritaria”

CATANIA – Atteso da anni, fatica ad arrivare a termine. L’iter per regolamentare i chioschi a Catania continua a essere lungo e costoso dal momento che, ancora oggi, nonostante il regolamento approvato dal Consiglio comunale, le strutture vengono autorizzate con provvedimenti giudiziari.

A denunciare lo stato delle cose in aula consiliare è Maurizio Mirenda, consigliere esponente di Noi Democratici-Nuova Dc, in occasione dell’ultima riunione del senato cittadino.

Chi vuole aprire un chiosco a Catania si rivolge al Tribunale

“Nel 2023 – afferma il consigliere – è stato approvato il regolamento. Da allora, sono stati autorizzati dal Tar circa dieci strutture”. Già, perché in assenza di regole o della loro applicazione, chi vuole aprire una struttura di questo genere si rivolge al Tribunale che, è accaduto in molti casi in città, alla fine autorizza.

“Ormai è diventata prassi – prosegue l’esponente politico. Lo sanno anche i cittadini onesti che hanno aspettato questo bando che non esiste. Quando qualcuno si presenta per avere informazioni per aprire un chiosco – aggiunge – gli viene risposto che in atto c’è il bando”.

“Bando che però non c’è. Ci sono già tanti ricorsi da parte di persone che hanno presentato richiesta e ai quali da qui a poco il tribunale darà ragione. La direzione attività produttive sarà costretta ad autorizzare”. Un problema, sottolinea ancora l’esponente del senato cittadino che, per vederci chiaro ha chiesto tutta la documentazione, “che però attendiamo da mesi”, afferma.

Il vicesindaco Paolo La Greca: “Questione chioschi prioritaria”

A replicare al consigliere comunale in aula è il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Paolo La Greca. L’assessore alle attività produttive, Giuseppe Gelsomino, non è in aula.

“Credo che la questione è sollevata sul regolamento dei chioschi sia assolutamente prioritaria – risponde l’assessore. Il presidente della commissione Urbanistica, Erio Buceti, ha convocato un’apposita seduta, proprio per affrontare questa questione”.

Che anche l’amministrazione considera prioritaria, di fronte alle implicazioni che la mancata regolamentazione dei chioschi può avere sulla viabilità, ad esempio.

“L’attenzione è alta”, conferma La Greca. “La questione dei chioschi è particolarmente rilevante, lo è certamente vista dalla prospettiva dei privati cittadini che intendono intraprendere una iniziativa, ma anche relativamente alla collocazione di queste strutture, che deve essere pensata e studiata”.

“Insomma – conclude – è un problema fondamentale visto nella prospettiva pubblica, cioè nella prospettiva di chi prova a dare un ordine dalla città”.