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Catania, fatture false e illeciti sui rifiuti: violazioni da quasi 100 milioni di euro

Catania, fatture false e illeciti sui rifiuti: violazioni da quasi 100 milioni di euro

Le accuse per tutti gli indagati sono quelle di traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Nella mattinata di oggi, giovedì 27 febbraio, i finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito una verifica fiscale a carico di una società per azioni. La ditta presa in considerazione, che ha come sede legale Catania, opera nel settore del trattamento dei rifiuti non pericolosi, oltre che nello smaltimento.

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A seguito dei controlli effettuati sul posto, sono state ipotizzate delle violazioni alla normativa tributaria e ricostruendo una maggiore base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap per oltre 95 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Iva evasa, questa si aggirerebbe sui 1,8 milioni di euro secondo i controlli effettuati dalle Fiamme Gialle.

Catania, illeciti sullo smaltimento dei rifiuti. Il blitz della GdF

A conclusione dell’ispezione effettuata dalle fiamme gialle nella sede dell’azienda, a Catania, è stata riscontrata la presenza delle “fatture false“. Per ciò, i responsabili di tale illecito sono adesso accusati dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e per il reato di emissioni di fatture per operazioni inesistenti.

L’attività svolta dai Finanzieri si è quindi conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal gip su richiesta della Procura di Catania. Il tutto, a carico di 9 indagati, compreso il legale dell’azienda e i suoi familiari e collaboratori a vario titolo. Le accuse per tutti gli indagati sono quelle di traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.