Ieri a Confindustria la tappa del roadshow promosso dal Conai. Illustrato il sistema elettronico Rentri che prevede la completa digitalizzazione dei processi entro il 2026
CATANIA – Si è tenuto nella sede di Confindustria Catania, un incontro per fare il punto sulle novità normative relative alla tracciabilità dei rifiuti. L’iniziativa, parte del Roadshow promosso dal Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi, ha illustrato il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri), che prevede la digitalizzazione completa dei processi entro il 2026.
Sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti
Le nuove disposizioni introdurranno l’obbligo, per tutte le imprese che producono o gestiscono rifiuti pericolosi e non, di iscriversi a un sistema digitale di tracciabilità entro febbraio 2026. Dal febbraio 2025, inoltre, sarà obbligatorio adottare una modulistica digitale per il trasporto dei rifiuti, finalizzata a migliorare la rapidità e la precisione nel monitoraggio dei flussi. Anche il registro di carico e scarico diventerà interamente informatizzato, aumentando trasparenza e controllo.
Migliorare la sicurezza e il controllo ambientale
Questa digitalizzazione si propone di migliorare la sicurezza e il controllo ambientale, riducendo i rischi di gestione illecita dei rifiuti. All’incontro, moderato da Emanuele Fanizzi di Hyper, ha visto la partecipazione di Maria Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Confindustria Catania, Guglielmo Allibrio, vice presidente di Confindustria Siracusa, Natale Fabio Costarella, vicedirettore generale di Conai, in collegamento da remoto, e Luca Passadore, esperto di diritto ambientale, che hanno condiviso le proprie prospettive sulle nuove misure e sugli impatti per le imprese del settore.
“Da presidente di Confindustria Catania, considero il tema della sostenibilità una delle linee strategiche fondamentali su cui lavorare per accrescere il valore delle nostre imprese. Il nostro impegno, come associazione di categoria, è quello di aiutare soprattutto le piccole e piccolissime aziende ad abbracciare nuovi modelli d’impresa, supportandole nell’adozione di strumenti che le rendano più competitive e sostenibili – ha dichiarato Busi Ferruzzi -. Oggi abbiamo l’opportunità di confrontarci su come prepararci al meglio per questa nuova normativa. Integrarsi con Conai e adottare Rentri non significa solamente adempiere a degli obblighi di legge: rappresenta un’occasione per migliorare la gestione dei rifiuti con una visione di sostenibilità e innovazione. Stiamo parlando di strumenti che ci permettono di costruire un modello aziendale più responsabile e attento all’ambiente, nonché capace di affrontare le sfide di un mercato sempre più orientato alla sostenibilità”.
“La nuova normativa sulla tracciabilità dei rifiuti – ha spiegato Luca Passadore – si propone di raggiungere entro il 2026 una completa informatizzazione degli adempimenti per tutte le imprese che producono o gestiscono rifiuti, siano essi pericolosi o non pericolosi. Questo cambiamento comporta l’obbligo di iscrizione al nuovo sistema di tracciabilità e l’utilizzo di registri di carico e scarico informatizzati, così come la nuova modulistica per i formulari di trasporto, obbligatoria da febbraio 2025. L’obiettivo – ha spiegato l’esperto – è rafforzare il controllo ambientale rendendo ogni fase della gestione dei rifiuti più trasparente, tracciabile e sicura, riducendo così i rischi di irregolarità o gestione illecita. Per prepararsi al meglio, le aziende devono impegnarsi in un percorso di informazione e formazione continua, così da comprendere e adottare correttamente questi nuovi strumenti digitali. Chi si prepara in tempo non solo rispetterà i termini previsti dalla normativa, ma potrà anche contare su una gestione più efficiente e conforme alle normative ambientali, tutelando così il proprio ruolo responsabile verso l’ambiente”.