Catania

Sant’Agata senza festa, candelore “in fibrillazione”

CATANIA – A pochi giorni dall’avvio dei festeggiamenti in onore di Sant’Agata, anche quest’anno previsti in “edizione limitata” causa pandemia, non si placa la protesta di alcuni cerei che continuano ad avanzare una proposta alternativa e stanno raccogliendo firme per sostenere la propria posizione. Una petizione, avviata la settimana scorsa, che sembra stia coinvolgendo tantissimi devoti, che sperano ancora che quest’anno, con i contagi in calo, le vaccinazioni e il green pass, di poter organizzare qualche manifestazione.

“Ovviamente considerando il momento pandemico e quindi utilizzando tutti gli accorgimenti del caso – spiega l’avvocato Piero Lipera, membro del cereo degli ortofrutticoli: busto reliquiario esposto sopra un palco, come in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II; percorso delimitato da transenne per consentire ai fedeli, ovviamente minuti di Green pass, di rendere omaggio alla Santa ed esposizione delle candelore sui sagrati delle chiese che le ospitano. Questo – sottolinea Lipera – per fare in modo che i catanesi possano riabbracciare Sant’Agata”. Da qui la petizione che continua nonostante l’Arcidiocesi e il Comitato abbiamo fatto tramontare definitivamente le speranze, dopo la pubblicazione del programma della Festa per il 2022.

“Le condizioni in cui ci troviamo non permettono il desiderato svolgimento della festa in onore della nostra amata patrona Sant’Agata – si legge nel comunicato stampa ufficiale. Ancora una volta le difficoltà causate dalla pandemia obbligano a limitarci nelle manifestazioni esterne ed anche per quanto riguarda i momenti liturgici cui siamo devotamente abituati. Per venire incontro al desiderio dei fedeli di venerare Sant’Agata in presenza, si comunica sin d’ora che sarà organizzata una esposizione straordinaria del Busto-Reliquiario e delle Reliquie non appena le condizioni della emergenza epidemiologica lo consentano, anche prima delle celebrazioni di agosto”.

Nulla da fare per quest’anno, dunque, ma il pressing delle candelore – nello specifico di Vincenzo Valenti, Orazio Cannavò e Piero Lipera (Cereo Ortofrutticoli); Fabrizio Lanzafame e Salvatore Russo (Cereo Villaggio Sant’Agata); Fabio Arena (Cereo Mastri Artigiani); Agostino Zanti ed Emanuele Calì (Cereo Devoti di Sant’Agata); Giampiero Napoli (Cereo Pescivendoli); Santo e Salvo Romano (Cereo Pizzicagnoli) – prosegue. Chiedono di sedersi intorno a un tavolo. “Lo prevede il regolamento dei festeggiamenti agatini – continua Lipera – invece si continua a perpetuare un errore: ovvero non indicare un rappresentante del mondo delle candelore dentro il Comitato”.

Eppure, proprio dalle candelore sono venuti importanti input, non solo quello di realizzare il museo per ospitarle, ma anche migliorie per l’organizzazione della festa, come ad esempio prevedere bagni chimici lungo il percorso. “Comune e Curia invece continuano a ignorare questo mondo che rappresenta tanti – incalza l’avvocato -. Per questo andiamo avanti”. La speranza è che si possa intervenire ancora quest’anno “ma, se non ci si riuscisse – conclude Lipera – vogliamo porre le basi affinché questa festa , nel caso perdurasse la pandemia, possa essere realizzata”.