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VIDEO | Maxi carico di gasolio di contrabbando nascosto nel camion: scatta il sequestro a Catania

Marianna Strano
Marianna Strano

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Catania, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio per prevenire traffici illeciti, ha posto sotto sequestro un carico di ben 45mila litri di gasolio nella zona industriale. In più, le Fiamme Gialle hanno denunciato all’autorità giudiziaria etnea 3 persone con l’accusa di contrabbando di prodotti petroliferi e ricettazione.

Di seguito il resoconto dell’operazione. Si ricorda che per le persone sottoposte a denuncia vige il principio di presunzione d’innocenza fino a eventuale sentenza di condanna definitiva.

Catania, sotto sequestro carico da 45mila litri di gasolio

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania hanno fermato l’autoarticolato che trasportava l’ingente carico di gasolio durante un servizio di controllo volto alla verifica della corretta applicazione delle imposte iva e accise sui prodotti energetici nella contrada etnea di Torre Allegra.

Pare che il mezzo avanzasse con difficoltà, probabilmente a causa del peso del carico. Un dettaglio curioso che ha insospettito i finanzieri, che hanno proceduto a un controllo più approfondito.

Il controllo

All’autista e all’altro occupante del mezzo, i finanzieri hanno chiesto la documentazione relativa alla merce trasportava. Documentazione che in realtà era relativa al trasporto non di gasolio ma di caldaie e materiale fotovoltaico vario e che presentava diverse incongruenze sia in relazione alla destinazione della merce che alla data (risaliva infatti a due mesi prima). L’accurata ispezione del mezzo, successivamente posto sotto sequestro, ha permesso di scoprire – nascoste dietro un carico di copertura di materiale elettronico – 45 cisterne cubiche da mille litri ciascuna piene di gasolio per autotrazione.

Indagati per la vicenda i due autotrasportatori (autista e secondo passeggero) e il rappresentante legale della società di trasporto. Le accuse sono di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, aggravato dall’ingente quantità superiore ai 10mila chili e ricettazione.

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