Al Monastero dei Benedettini l’evento organizzato da Anci e Tim enterprise che ha acceso i riflettori sulle città intelligenti e sostenibili. Il sindaco: “Fondamentale la sinergia con le imprese protagoniste del digitale”
CATANIA – Traffico regolato, più parcheggio, aria pulita, meno rischi. Catania potrebbe essere diversa se fosse una smart city. Un obiettivo che è nei piani dell’amministrazione comunale e che troverà supporto nel programma Anci-Tim Enterprise dedicato alle citta del futuro.
Secondo le stime del Centro Studi Tim, al 2027, gli investimenti in soluzioni Ict per le città intelligenti cresceranno fino a circa 1,6 miliardi di euro, mentre a livello globale il totale della spesa in smart city raggiungerà un valore di oltre mille miliardi di dollari. Da quest’anno e fino al 2027, le applicazioni smart city basate su 5G, IoT e Intelligenza Artificiale in Italia contribuiranno a ridurre complessivamente di circa 6,5 miliardi di euro i costi del traffico cittadino e di oltre 400 milioni di euro quelli legati all’inquinamento urbano grazie a una migliore programmazione del trasporto, pubblico e privato, e dei flussi turistici. Le nuove tecnologie consentiranno inoltre una riduzione annuale di circa 650mila tonnellate di emissioni di CO2, ad indirizzare l’industria del turismo e ad ottimizzare i servizi per i cittadini.
I dati sono stati presentati a Catania durante la terza tappa di “L’Italia delle città intelligenti e sostenibili. Gli strumenti digitali e attuativi al servizio della Pa locale”, organizzato da Anci e Tim enterprise, la business unit del Gruppo dedicata alle aziende e alle Pa, con l’obiettivo di illustrare le ultime novità tecnologiche e le opportunità per i contesti urbani e territoriali a disposizione delle amministrazioni locali siciliane. L’evento, condotto da Antonella Galdi, vicesegretario generale Anci, si è svolto nella Sala Biblioteca del Monastero dei Benedettini e si è aperto con i saluti di Enrico Trantino, sindaco di Catania.
“Per vincere il degrado e il disfattismo bisogna infondere una nuova cultura dell’appartenenza, concentrandoci sulle prospettive che offre l’innovazione tecnologica – ha dichiarato il sindaco di Catania Enrico Trantino -. Ieri sera, in tarda serata ho organizzato una riunione estemporanea per discutere della sicurezza stradale, dopo i tragici fatti che hanno portato alla morte della studentessa Chiara Adorno. Abbiamo cercato di capire quali soluzioni possono garantire maggiori tutele ai cittadini, quali possono dare la possibilità di vivere la città senza paura. Fra le tante possibilità, credo che qualcuna possa fare riferimento alle opportunità della smart city. Tuttavia, la normativa rimane farraginosa. Ci sono lacciuoli anche per installare un autovelox. Il mondo è poco concentrato sul fatto concreto, dobbiamo dare vere opportunità ai cittadini”.
Secondo il primo cittadino, in questa direzione, è “fondamentale la sinergia con le imprese protagoniste nel digitale che offrono straordinarie opportunità professionali rinnovando manifestazioni di sano orgoglio cittadino, come quella di vivere in comunità culturalmente avanzate, moderne e con uno sguardo al futuro”.
Giulio Di Giacomo, Head of Governance & PMO, Chief Public Affairs & Security Office Tim, ha illustrato le prospettive di sviluppo delle ‘città del futuro’, sottolineando la focalizzazione di Tim Enterprise in questo settore in forte crescita. “Il nostro obiettivo – ha detto Di Giacomo – è comunicare i benefici della tecnologia per la soluzione dei problemi concreti delle città. Dal miglioramento del traffico alla competitività delle imprese, l’impiego delle tecnologia ha strumenti dedicati ad ogni singolo settore. Penso anche alla sanità elettronica. Smart è la creazione di un ecosistema virtuale che genera benefici concreti per le città. Tim può mettere a disposizione infrastrutture e competenze per far realizzare questo salto qualitativo, mi riferisco anche ai data center. Possiamo accompagnare le singole amministrazioni in tutto il progetto di digitalizzazione, che è il vero punto differenziante che possiamo offrire al territorio”.
“Il tour è iniziato con la tappa di Milano, poi Bari e Catania – ha spiegato la vicepresidente generale Anci Antonella Galdi -: le consideriamo città simbolo. I comuni oggi sono impegnati nel recupero degli spazi urbani attraverso l’utilizzo del Pnrr e continueranno a farlo attraverso i fondi di coesione. Un lavoro impegnativo, ma le pubbliche amministrazioni stanno rispondendo bene. Tuttavia – ha sottolineato Galdi – bisogna lavorare anche sulla qualità dei servizi non solo sulle infrastrutture. Interventi come quello di oggi servono a raccontare questo, come le tecnologie possono essere abbinate alle attività di rigenerazione urbana contando su servizi più innovativi”.
Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, Giuseppe Inturri, professore associato di Trasporti all’Università di Catania, Francesco Meneghetti, ceo Mindicity, Cateno De Luca, sindaco di Taormina, Sergio Parisi, assessore con delega alle Politiche e Fondi Comunitari del comune di Catania, Fabio Vincenzo Nicita, Dirigente Innovazione Digitale, Città Metropolitana Reggio Calabria, Massimiliano Giammusso, vice presidente Anci Sicilia e sindaco di Gravina di Catania, Fabio Finocchiaro, direttore del settore Politiche comunitarie Fondi strutturali Politiche energetiche del Comune di Catania e Giordana Castelli, Urban Intelligence per la città di Catania Cnr. Dopo la tappa di ieri, il progetto continuerà con altri appuntamenti territoriali a Napoli, Padova e Roma.