Sgombero senza tetto a Catania: Stefania Petix e il bassotto in corso Sicilia

Sgombero senza tetto a Catania: Stefania Petix e il bassotto in corso Sicilia

Sgombero senza tetto a Catania: Stefania Petix e il bassotto in corso Sicilia

Melania Tanteri  |
martedì 29 Marzo 2022

L'inviata di Striscia la notizia ha voluto accendere i riflettori nazionali sulla vicenda che tante reazioni ha suscitato. VIDEO

Stefania Petix in corso Sicilia dopo lo sgombero dei senzatetto effettuato dal Comune. L’inviata di Striscia la notizia e il suo bassotto hanno voluto accendere i riflettori nazionali sulla vicenda che tante reazioni ha suscitato. Da una parte, quella dei residenti che hanno applaudito all’operazione del Comune, esasperati da anni di abbandono e dall’aver una baraccopoli sotto casa. Dall’altro quella delle associazioni – tantissime – che hanno stigmatizzato soprattutto le modalità con cui l’amministrazione ha deciso di ristabilire il “decoro” in piazza della Repubblica. E che, in particolare, hanno evidenziato la mancanza di alternativa alla strada, non essendoci a Catania un dormitorio pubblico.

L’assessore ai Servizi sociali

Quello identificato a Librino però, come ammesso dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di catania, Giuseppe Lombardo, potrà essere utilizzato. La distanza dal centro, infatti, sarà “annullata” tramite apposita navetta. Ma la questione senza tetto resta: sono tanti e sembra che, dopo due anni di pandemia, siano in aumento. La Commissione consiliare permanente ai servizi sociali, da tempo, ragiona sulla questione, come spiega il presidente Sebastiano Anastasi.

Il presidente della commissione

“Si sta sbloccando il dormitorio a Librino e credo che possa rappresentare una soluzione – afferma. In questi anni, abbiamo sempre monitorato la situazione, abbiamo incontrato le posizioni organizzative, i rappresentanti dell’unità di strada che presto verranno in commissione. Abbiamo fatto incontri con il Patrimonio per verificare l’esistenza di immobili ma la normativa non aiuta nella gestione dei beni confiscati. Anche durante il Covid abbiamo seguito la problematica e siamo stati rassicurati del fatto che queste persone non sono lasciate sole. Purtroppo qualcuno non vuole andare nel dormitorio, altri non vogliono separarsi, ma stiamo ragionando con l’assessore e le associazioni il modo di trovare una soluzione, perché la questione è sempre più grave. Occorrerebbe però inserire la problematica nell’agenda dei governi regionale e nazionale”. 

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017