Quando si cerca di riportare ordine e civiltà, spesso si viene malvisti. È capitato anche al sindaco di Catania, Enrico Trantino, oggetto delle minacce proferite da un cittadino in un video diventato virale su TikTok. Il motivo? Le ganasce messe alle auto parcheggiate irregolarmente nei pressi del Policlinico di via Santa Sofia, tante e tali da ostacolare perfino il passaggio dei mezzi di soccorso. Un gesto di inciviltà come tanti, purtroppo, a Catania.
Nelle scorse settimane, lo stesso sindaco Trantino si è posto in più occasioni in prima linea contro il fenomeno – da sempre “macchia” per la città di Catania – della sosta selvaggia, disponendo anche l’uso delle ganasce per le auto posteggiate irregolarmente. “Non vogliamo punire, ma dissuadere dalle soste che impediscono di camminare sui marciapiedi o di far giungere tempestivamente i mezzi di soccorso”, aveva detto il primo cittadino del capoluogo etneo in un post su Facebook. E oggi diventa bersaglio dei cittadini refrattari alle regole base della convivenza civile.
Catania, minacce al sindaco Trantino per le ganasce alle auto
Nel video sulla nota piattaforma TikTok, diventato virale e molto condiviso, il cittadino proferirebbe insulti pesanti sia contro il sindaco Trantino sia contro le forze dell’ordine. E al primo cittadino, secondo quanto riportato dall’Ansa, arriva anche un avvertimento: “Appena ti vedo, ti apro la testa a colpi di casco“.
La replica del sindaco
Il sindaco Trantino avrebbe intenzione di presentare una querela alla polizia postale in risposta alle minacce ricevute. In un post su Facebook, poi, ha commentato: “Ieri è circolato un video con pesanti minacce nei miei confronti, in conseguenza delle ganasce apposte innanzi Policlinico. Non spiegherò che la situazione è notevolmente migliorata da quando abbiamo iniziato quest’azione di contrasto alla sosta selvaggia che spesso impediva alle ambulanze di giungere più tempestivamente. Quel che mi ha dato da pensare è il rischio di circuiti emulativi e il fatto che spesso contenuti simili giungono ai miei familiari, con comprensibili preoccupazioni che conseguono.
Se solo ci concentrassimo meno sulla tastiera e pensassimo che ci sono vite vere di gente come noi dietro ogni nome, forse saremmo meno veementi”.
Un post non pieno di rabbia, ma colmo di dispiacere di fronte al sempre più forte “rumore del rancore” che ostacola anche cambiamenti culturali e sociali di cui Catania – e non solo – avrebbe particolarmente bisogno.
I cittadini si ribellano e riflettono
Sono già numerosi sui social i messaggi di solidarietà al sindaco Trantino per le minacce ricevute. Tra questi c’è la nota del consigliere Erio Buceti, che dopo un lungo post dichiara: “Desidero esprimere massima solidarietà al Sindaco Enrico Trantino e dirgli che non è né sarà da solo per ciò che concerne il miglioramento della nostra città”. Tanti i cittadini che auspicano un rafforzamento ancora più evidente e importante dei controlli contro la sosta selvaggia, così come, però, anche il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico e delle aree di parcheggio in maniera tale da limitare incresciosi episodi di inciviltà come quelli che hanno interessato e interessano spesso il Policlinico e altre zone della città di Catania.
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